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Boy scout - 20 - finale
Data: 29/06/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69
... te» dissi guardandolo negli occhi. Black se ne stava accucciato vicino a noi. Non si udiva alcun suono. «Io ti amo e voglio stare tutti i giorni della mia vita con te. Essere il tuo grande uomo che ti amerà per sempre» disse con tono solenne. Piansi come una fontana. Era una proposta di matrimonio ma non ufficiale. Lui voleva me e mi voleva per il resto della sua vita. «Ti amo tanto» dissi tra i singhiozzi. Lui mi prese il volto tra le sue mani calde e disse: «Non so come sarà il nostro futuro, ma io lo voglio passare insieme a te. Spero di essere il tuo uomo un giorno, altrimenti me ne farò una ragione. Il futuro mi spaventa molto ma insieme forse potremmo superarlo e convivere con esso.» «L’amore che tu provi per me esalta il mio ego» dissi cercando di non distrarmi troppo sulla poesia. «Tu sei il mio incanto, il mio essere e la mia stessa vita. Senza di te non saprei che fare, ma tu mi dai la forza e la libertà di scavalcare le montagne.» Lui rise e si commosse. Era bello vederlo piangere di gioia. Sapeva che lo amavo anche io allo stesso modo. Frugò nelle tasche fino a tirar fuori un oggetto metallico. Non era un anello ma qualcosa di assai più prezioso dal punto di vista sentimentale. Chiuse la mano per non farmi vedere cosa fosse e mise quell’oggetto nella mia mano. Guardai l’oggetto e vidi una chiave. La chiave di casa sua. L’avevo tenuta molte volte in mano ma mai come in quella occasione era così importante. «Voglio che tu venga a vivere con ...
... me. Lo so che non è molto e non è un anello ma intanto potremmo iniziare da questo e vedere poi il futuro cosa ci riserva» disse senza scomporsi. Guardai la chiave e gli buttai le braccia al collo. Ero emozionantissimo. Non credevo ai miei occhi. «È moltissimo invece! Mi hai aperto la tua casa, il tuo cuore. Li proteggerò entrambi con il massimo rispetto» dissi gioendo. «Bastava un semplice grazie senza poesia» disse scherzando. «Grazie mille amore» dissi e lo baciai sulla bocca. Un bacio passionale. Le nostre lingue si toccarono nell’aria fresca ma danzavano come mai prima d’allora. «Vi siete impossessati del campo di calcio?» disse una voce alle nostre spalle. Mi staccai da Tommaso. Guardi dietro di me e vidi una figura che si avvicinava. Già dalla voce lo avevo riconosciuto. «Fede» dissi quasi a sottovoce. «Hey bella partita!» disse Tommaso. «Grazie. Come state?» chiese Federico facendosi più vicino. «Tommaso mi ha appena dato le chiavi di casa sua. Ora abitiamo insieme» dissi tutto contento. «Sono davvero contento per voi ragazzi» disse Federico senza ombra di gelosia. Non gli andava perfettamente e genio ma almeno non commentava più. Ero suo amico ma ero anche il ragazzo di Tommaso. «Ricordati che ogni notte dovrai pagare l’affitto» disse Tommaso al mio orecchio. «Che tipo di pagamento?» chiese Federico non capendo. «Non fare quella domanda» dissi ridendo. «Lui vuole solo quello da me.» «Non è vero» disse Tommaso baciandomi. ...