1. Boy scout - 20 - finale


    Data: 29/06/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69

    ... completamente di nero. Ma eravamo una cosa sola.
    
    Qualche volta mi guardava e sorrideva. Io non distoglievo gli occhi dal suo corpo intento a suonare e produrre emozioni da quell’oggetto magico della musica. In casa era accesa solo una candela che era sul piano. Serviva solo a illuminare i tasti. Mi sembrava di stare sulle nuvole. Sdraiato come una divinità mentre l’amor mio suonava per la mia gioia e anche per la sua. Tommaso era mio, il viaggio era stato compiuto.
    
    Quella musica mi faceva fare milioni di viaggi nei cieli stellati. Nella mia stessa vita ma soprattutto nella sua vita. Tommaso si era aperto completamente con me. Non avevamo più segreti, tutto era stato svelato ma io volevo immergermi ancora di più dentro di lui. L’amore si era impossessato di noi. Io non ero solo il suo compagno o il suo fidanzato. No, non solo. Ero parte di lui, parte della sua anima, parte del suo immenso segreto.
    
    *** 1 anno dopo ***
    
    Tommaso mi teneva per mano mentre camminavamo per il campo da gioco. Eravamo in un centro sportivo, c’era gente che urlava e faceva il tifo per la propria squadra. C’era una gran folla. Dopotutto era la finale del campionato regionale o via di lì. Di calcio non ne capivo nulla così come Tommaso, ma c’era una persona che ne sapeva abbastanza però non la vedevo. Black era sempre con noi, non ci abbandonava mai, e come avrebbe potuto? Lui ci amava. Noi amavamo lui.
    
    Non sapevo neanche dove dovevo andare, dove dovevamo andare. La gran folla non faceva ...
    ... altro che andare alla rinfusa senza una meta precisa, però io, anzi noi, avevamo una meta precisa: gli spalti.
    
    «Dove cazzo dobbiamo andare?» chiesi a Tommaso che era vicino a me.
    
    «Cucciolo non ne ho idea» disse lui guardandosi attorno.
    
    «Perché tutti sono vestiti di giallo? Noi non eravamo i rossi?»
    
    Non stavo più capendo, il cervello non connetteva. Io e lo sport non eravamo fatti per stare insieme. Squillò il cellulare e risposi.
    
    «Ma dove siete?» Chiese la voce dall’altra parte.
    
    «Non ne ho la più pallida idea. Sono tutti vestiti di giallo!» dissi cercando di sovrastare il rumore della calca.
    
    «Dovete andare dall’altra parte. Quelli sono gli spalti degli avversari» disse Federico ridendo.
    
    «Ah sì giusto, arriviamo subito» e chiusi al chiamata. Guardai Tommaso negli occhi. «Dobbiamo andare dall’altra parte dello stadio.»
    
    «Ottimo! Impresa facile con tutta questa gente» disse Tommaso quasi irritato.
    
    I rapporti con Federico si erano riappacificati ma c’erano ancora delle divergenze tra Federico e Tommaso. C’era un rapporto di amore e odio allo stesso tempo. Però erano bravi, dovevo ammetterlo, dopotutto lo facevano per me, e per me soltanto. Ancora una volta ero al centro di due persone ma per lo meno non c’erano delle scelte da affrontare. Tutto era calmo senza preoccupazioni.
    
    Scavalcammo la gente fino a raggiungere l’altra parte dello stadio. Alla fine era un piccolo stadio e non proprio un piccolo centro sportivo. Vedevo gli spalti alti con tanti ...
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