Il terrazzo di fronte al mio, seconda storia
Data: 29/06/2024,
Categorie:
Voyeur
Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti
... sorridermi, in realtà però pare non voglia vedermi e tornando al gioco del bacio muove le mani verso l’amica. Le accarezza il seno passando da una zinna all’altra con una lentezza infila due dita tra le bocche impegnate nel loro lavorìo e così lubrificate, ne approfitta per strizzarle i capezzoli. L’amica si dimena leggermente e portando la mano destra tra le cosce, si accarezza la topa.
Parlo di topa perché anche se perfettamente depilata, esibisce due grandi labbra di notevoli dimensioni, di colore grigiastro, sembravano due topini abbracciati per la pancia, con una mano sola non riusciva a coprirsela. Iniziò ad accarezzarsi passandosi un dito sulla fessura, insistendo fino ad infilarlo iniziando uno struggente ditalino che la costrinse a piegare le ginocchia dimenandosi, rendendo visibile il godimento. Continuano come se fossero sole, ma volutamente ogni loro azione viene esibita perché la possa apprezzare. Accarezzo il rigonfiamento chiaramente visibile nell’accappatoio e per la prima volta una delle due mi sorride e si passa la lingua sulle labbra. Ancora nessuna verbalizzazione ma il gioco lo conosco. Prendo il tubetto dell’olio e ne spalmo una dose generosa sul torace.
Inizio a massaggiarmi scendendo verso il pube e scoprendo piano la mia erezione piena. Il glande pare scoppiare e quando lo lubrifico sembra comprendere che il gioco si fa duro e offre la visione di una serie di pulsazioni che ne aumentano l’erezione, sorrido, vuole prendere il volo? Dall’altra ...
... parte quella che mi ha sorriso spinge la testa della compagna (la topona), tra le sue gambe sfacciatamente divaricate e mentre si liscia le grandi labbra, la topona inizia un cunnilinguo esperto ma devoto, sembra voglia onorare quella figa come se fosse l’ultima al mondo. La lecca all’esterno passando a lingua piena, poi cerca di penetrarla arrotolando l’organo a formare un cazzetto e continua divaricando le grandi labbra e leccando il vestibolo esplorandone ogni anfratto.
E va avanti così ponendo di tanto in tanto la variante di qualche piccolo morso alla clitoride che provoca dei gridolini alla compagna persa tra i brividi e gli orgasmi che la scuotono incessantemente. La topona non molla ed era contagiosa l’eccitazione, quasi senza accorgermene la mano era partita a segare il mio povero cazzone orfano di attenzioni e teso allo spasimo. Guardarlo piangere la goccia trasparente che avrebbe voluto lubrificare un trionfale ingresso in quelle fighe così sprecate alle attenzioni di lesbo, lo potevo comprendere. Con l’occasione diedi una bella sfregata alla cappella spalmando il liquido lubrificante. L’azione mi procurò una serie di brividi e l’attenzione della donna che godeva della leccata. I cenni del capo e la pressione sulla testa della compagna, schiacciata sulla figa grondante, mi dettero l’impressione che avessero gradito la manovra.
Continuavo a segarmi lentamente e dall’altra parte i ruoli si invertirono, toccò alla topona sedersi a gambe larghe sulla sdraia e la ...