Desiderabile e interessante
Data: 28/06/2024,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... cominciammo a baciarci nuovamente e passionalmente, puntai scupolosamente la sveglia per le otto e trenta, perché dovevo prendere il volo delle dieci per Rosario in Brasile. Lei chiese d’andare in bagno un attimo, io sentii scorrere l’acqua e quando rientrò nella stanza era senza gonna con la camicetta tutta aperta. Io sono un iperteso, eppure in quel momento la mia pressione doveva essere al massimo e stavo rischiando un colpo: le calze scure, il reggicalze di pizzo nero, il tanga di pizzo nero solo per coprire il pube, il reggiseno di pizzo nero. Tutto quello che avevo sognato sin da ragazzo e che non avevo mai potuto toccare, era davanti ai miei occhi. Gli andai incontro ed entrando nel bagno le accarezzai con una mano il pube e con l’altra la schiena. Dopo tutti questi eventi in una sola serata ero preoccupato di venire ancora prima di andare in buca, così lavai il mio amico e ritornai in camera.
Lei stava sorseggiando una limonata, io m’avvicinai, bevemmo assieme dallo stesso bicchiere e poi ricominciammo a baciarci. Lei cominciò a sfilarsi la camicia, però io le chiesi di lasciar fare a me, perché era una vita che aspettavo di spogliare una donna vestita. Le sfilai la camicia stando dietro di lei, accarezzandole le braccia e la schiena. Quando le accarezzai la schiena lei ebbe dei brividi e il mio occhio cadde sul suo sedere, perché aveva due chiappe sode, bianche e rotonde, perché in mezzo a esse ben incastonato spiccava il filo del tanga: in quell’istante avrei ...
... voluto strapparglielo a morsi, però con molto sforzo mi trattenni. Le aprii il gancio del reggiseno e con le mani, le feci cadere le spalline, le passai le mani continuando ad accarezzarla sotto le ascelle baciandola sul collo e tra i capelli. Come profumava di buono quella donna, successivamente le strinsi i capezzoli e avvicinandomi le feci sentire l’erezione che mi tormentava. A questo punto lei si voltò verso di me e cominciò a spogliarmi, io continuavo a muovere le mani sul suo corpo meraviglioso e ben tornito, in quanto la sua pelle era molto liscia, poi quando mi sfilò via la maglietta mi baciò i capezzoli. Mai una donna m’aveva fatto questo, mi sentivo di scoppiare, però non fu niente in paragone a quello che fece quando i miei pantaloni finirono per terra con le mie mutande; lei esclamò una lieve allusione con una piccola risata, si sedette nel letto e cominciò a leccarmi il cazzo partendo dai testicoli.
Io ebbi un lampo, pensai ai preti che dicevano che per farsi le seghe si diventa ciechi e a mia moglie, che diceva che non è bello né le piaceva fare questa cosa, tuttavia allontanai cancellando immediatamente quel ridicolo quanto infruttuoso pensiero. Dopo qualche secondo pensai che non potevo perdere l’occasione d’avere un corpo tanto bello tra le mie braccia e le chiesi di stendersi sul letto. Che visione con il tanga, le calze e il reggicalze. Se a questo punto avesse detto di no le avrei usato violenza, pensai che stavo regredendo dall’uomo alla bestia, ma ...