1. La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 5


    Data: 25/06/2024, Categorie: Trans Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69

    ... succhiare una, poi entrambe.
    
    Le lasciò andare dopo pochi secondi e con la lingua iniziò a percorrere la torre di carne che avevo tra le gambe.
    
    Movimenti lenti e precisi lungo ogni centimetro del mio cazzo.
    
    Poi però arrivo verso il glande. Lì aumentò la velocità della lingua e iniziò a baciare e leccare lateralmente il mio pene, che non era mai stato così duro.
    
    Alternò leccate e baci, fino a prendere il glande.
    
    Prima diede un paio di colpi di lingua al frenulo che era ancora lì dopo venticinque anni, poi ancora agii usando solo la punta della lingua e infine baciò la cappella.
    
    Il bacio, però, presto si trasformò.
    
    Sentii le sue labbra che si allargavano e lentamente avvolgevano tutto il cazzo.
    
    All’interno della bocca, la lingua continuava a muoversi e a stimolarlo finché non rimase nemmeno un centimetro scoperto. Sentii il pene scivolare giù per la laringe, mentre lei mi guardava con i suoi occhi color zaffiro.
    
    Lentamente lasciò andare il cazzo dalla morsa della sua lingua e iniziò a sfilarlo dalla bocca, ma ormai era troppo tardi.
    
    Venni copiosamente, tanto che dovetti tirarlo fuori più velocemente del dovuto ma ciò non bastò. Mallory era ancora accovacciata sui suoi tacchi che mi guardava fisso con quegli occhioni enormi. Con le labbra sigillate abbozzò un sorriso, si alzò e mi baciò.
    
    Sentii la mia sborra calda entrare in bocca e scorrere in gola, mentre Mallory mi baciava con la solita foga.
    
    Lentamente terminò il bacio e si allontanò, ...
    ... mentre le nostre lingue erano legate ancora tra loro da un filo di bava mista a sperma.
    
    “Questo era l’antipasto” mi disse.
    
    Lei chiuse la porta, rimasta aperta per tutto questo tempo, senza nemmeno girarsi, poi si diresse verso il centro della stanza.
    
    Il cappotto nero era stretto in vita, cosa che le accentuava le forme e mi faceva viaggiare con la fantasia.
    
    Ancora voltandomi le spalle, iniziò ad aprire il cappotto.
    
    Primo bottone, poi il secondo, fino ad arrivare all’ultimo.
    
    Lo lasciò cadere.
    
    Vidi le sue gambe belle e toniche, che sembra fossero ancora più lunghe grazie ai tacchi, inguainate in un paio di calze che erano fissate ad un reggicalze anch’esso bianco.
    
    La schiena ebano presentava la fascia posteriore di un reggiseno in pizzo bianco ma ciò che mi colpii fu la più completa assenza di mutande.
    
    “Ti piace ciò che vedi?” disse dandomi ancora le spalle.
    
    “Sì” dissi a mezza voce.
    
    “Avvicinati” mi intimò lei e seguii il comando dato dalla sua voce.
    
    Mi avvicinai, le baciai il collo ed iniziai a percorrere il solco tra le sue natiche con il cazzo ancora barzotto.
    
    “Ferma” sussurrò lei.
    
    Mi staccò da lei, fece tre passi avanti e si girò.
    
    Il volto era illuminato da un sorriso bianchissimo e dai suoi occhi scintillanti.
    
    Il reggiseno bianco le copriva il seno appena accennato ma, la vera sorpresa si trovava più in basso.
    
    Dal pube, ricoperto da corti peli neri, partiva un pene, ben più grosso del mio, ancora moscio ma con la cappella rosa ...