Il lutto si addice ad elena
Data: 25/06/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cpromagnolamatura, Fonte: Annunci69
... guardare di fronte a se i suoi improvvisati torturatori e John la richiamò
prontamente, perchè voleva che li guardasse mentre si accarezzava. Adesso Elena prese a guardare ora l'uno ora l'altro, quasi con uno sguardo di sfida. Il
gioco si stava scaldando e ben presto mi resi conto del sottile confine esistente tra chi dava ordini e
chi obbediva. Ogni richiesta veniva non solo accontentata da Elena, ma lei stessa sembrava come
voler rilanciare, provocando maggiormente i due ragazzi, ora accarezzandosi un seno ora aprendosi
le labbra del sesso come se volesse spudoratamente offrirlo. I due ragazzi accompagnavano le
proprie incitazioni ad Elena con epiteti da bordello finché mia moglie chiamandoli vicino cominciò
ad implorarli di scoparla.
Fu John ad aprirle le gambe per affondare il proprio membro tra le labbra
del sesso di mia moglie. Il ragazzo sembrava non avere fretta, seguendo un ritmo proprio e non
quello decisamente più veloce che avrebbe voluto Elena. Solo dopo una decina di minuti prese ad
accelerare quando lo sentii venire dentro il sesso di mia moglie. Il ragazzo si rialzò lasciando il
sesso di Elena bagnato e tumefatto. Antonio intanto si era goduto la scopata del collega
accarezzandosi pigramente il sesso di dimensioni ragguardevoli e non sembrava per il ...
... momento
aver voglia di intervenire. Fecero stendere mia moglie sul tappeto della stanza ingiungendole di tenere la gambe aperte.
Forse fu il seme lattiginoso di John che usciva dal suo sesso ad eccitare Antonio, ma
comunque dopo poco il ragazzo di colore le fu sopra, aprendole le gambe come quelle di una bambola per farsi strada dentro di lei che cominciò a gemere ad ogni affondo.
Antonio cavalcò Elena come più gli parve, indifferente alle sue sollecitazioni o alle sue richieste di attenzione.
Quando fu il momento di eiaculare l'attirò a sé,
dandole una stoccata profonda fino a strapparle un gemito di dolore, per poi venirle dentro fino
all'ultimo singulto. I due rimasero così., uno dentro l'altra, per alcuni interminabili minuti, Elena si
alzò, poi, senza che nessuno dei due uomini le dicesse nulla: raccolse le vesti e una volta vestita,
con la faccia gonfia per la stanchezza ed i capelli spettinati ritornò in macchina. Le stavo seduto
dietro e la scortai in silenzio come può esserlo un morto per tutto il viaggio di ritorno. Al mattino
Elena fece una doccia ed avvolta nell'accappatoio si sdraiò sul letto. Alcune lacrime le bagnavano il
volto. Sul cuscino a fianco, abbandonate, c'erano le foto di Carmen. Mi sentii triste ed impotente:
non ce l'avevo con Elena, ce l'avevo con me stesso.