1. Tarli 1


    Data: 25/06/2024, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... tutta nel piacere del momento; dedicò a suo marito, mentalmente, le corna che gli stava facendo.
    
    Lui la guidò dolcemente alla camera e la fece stendere sul letto; si abbassò sul ventre e la lingua spazzolò in lungo e in largo la vulva e tutto il basso ventre; la fece ruotare bocconi e leccò avidamente il sedere soffermandosi golosamente sull’ano, che, dalle reazioni di rilassamento, intuì essere disposto ad una bella penetrazione; la fece sollevare gattoni e, a larghe spatolate, percorse con la lingua il perineo, dalla vagina all’ano, entrando con la punta più volte dentro.
    
    Ofelia si abbandonò lussuriosamente alla carezza della lingua sconosciuta che le scuoteva il ventre e sollecitava il piacere da tutti i gangli; ebbe alcuni orgasmi, non avrebbe saputo dire quanti, e si sciolse in un lungo lussurioso abbandono al piacere; a quel punto ormai, tutti i legami erano sciolti e voleva solo godere; accarezzò la testa di lui che grufolava nella vulva e le prese il desiderio di ricambiare, come faceva col marito, il piacere donatole.
    
    Appena lui accennò ad una sosta, lo tirò su e lo costrinse a mettersi in piedi, si sedette sul bordo del letto e calò insieme pantaloni e boxer; il fallo che emerse non aveva nulla a che vedere col sesso di Ermanno; di una lunghezza e grossezza media, non aveva nessuna particolarità per lei, abituata alla mazza di quasi venticinque centimetri che per più di venti anni, da quando ne aveva solo sedici, aveva spaziato senza limite nelle sue zone ...
    ... erogene, sfondando tutte le verginità e facendola impazzire.
    
    Ma l’oltraggio che arrecava al tiranno, la soddisfazione di metterlo sotto e di umiliarlo rendeva quella copula la più desiderabile e affascinante del mondo; il fatto che la consumasse con uno sconosciuto, poi, le attribuiva tutta la paternità del gesto; era lei che tradiva, non il sesso che usava; nell’enfasi della vendetta che perpetrava, non si rese conto neppure che si faceva penetrare da un sesso estraneo del quale nessuno poteva garantire la sicurezza igienica e sanitaria.
    
    Non si poneva problemi di possibili maternità, per lo meno inopportune; la sua età la collocava al limite della menopausa e, a meno di strani e imprevedibili rigurgiti senili, non poteva essere fertile proprio in quel momento; comunque, neppure si preoccupò di chiedergli di usare un preservativo né lui si premurò di chiedere a lei se fosse protetta; in quel momento il dio sesso imponeva le sue leggi; e lei vi sia abbandonò, cosciente di soggiacere a una violenza per combattere un presunto tiranno.
    
    Afferrò con una mano la mazza e usò l’altra per raccogliere delicatamente i testicoli e carezzarli; lui cominciò a sentirsi portato in cielo dalla libidine; la punta della lingua scattò a cogliere gli accenni di precum sulla punta del fallo; poi la cappella sparì nella bocca avvezza a succhiare ben altra mazza e lui beneficiò di anni ed anni di sperimentazione della fellazione, che Ermanno aveva esercitato sua moglie a rendere al massimo ...
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