Tarli 1
Data: 25/06/2024,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... corteggiò spavaldamente per tutta la serata, sollevando anche non pochi commenti, lei non si ritrasse e non lo respinse, come sarebbe stato in condizioni normali; gli diede volontariamente spago e si lasciò adulare compiaciuta.
Aveva contribuito a farle assumere quell’atteggiamento anche una recente litigata con Ermanno che, avendo impegni gravosi il giorno dopo, aveva insistito perché rinunciassero a partecipare e se ne stessero a casa; la proposta aveva punto sul vivo Ofelia, che quasi aspettava quelle occasioni per mettersi in mostra e convincersi di essere ancora in grado di brillare per stile ed eleganza; lasciarsi corteggiare fu una reazione immediata e stizzosa, di cui avrebbe pagato le conseguenze.
Dopo essersi a lungo strusciata addosso allo sconosciuto per soddisfare una sua intima necessità di sentirsi ancora bella e in grado di suscitare interesse in un maschio assai appetibile, fece il gesto che rappresentò il palo staccato da cui sarebbe derivata la slavina; quando suo marito, ad una certa ora, la invitò a rientrare per riposare in vista degli impegni, gli rispose a muso duro che andasse via da solo; lei si sarebbe arrangiata.
Forse non aveva precisa coscienza delle conseguenze possibili da quella scelta, e probabilmente non era neppure nelle sue reali intenzioni scatenarle; ma, rimasta sola, accettò la proposta dello sconosciuto di accompagnarla a casa a fine serata; dopo essersi scatenata a lungo ed avere bevuto finanche troppo, per una ...
... completamente astemia come lei, ormai verso le due del mattino, si attaccò al braccio di lui e lo seguì docilmente alla sua grossa auto.
Capì subito che la direzione presa non era quella di casa sua; ma la rabbia compressa per mesi, l’alcool e la lusinga che aveva carezzato la sua presunzione per tutta la serata la spinsero a lasciare che lui la accompagnasse ad una garconniere che aveva nella prima periferia; quando lui, appena entrati, la abbracciò con passione e le infilò in bocca una lingua avida e sensuale, ebbe un ultimo guizzo di resipiscenza ed avvertì il senso di colpa che derivava da quella follia.
Ma un attimo dopo sentiva il vestito scorrere giù dal corpo e mettere a nudo la sua bellezza; lo sconosciuto era un amante abile e buon conoscitore di donne; accompagnò la svestizione con una assidua e continua carezza, con la mani e con le labbra, di tutto il corpo che lentamente scopriva; dopo averle baciato il viso con tenera dolcezza si abbassò sul petto e le prese in bocca i capezzoli grossi come fragole mature e ritti dalla voglia; la sua poppata la mandò ai matti.
Per un tempo che le parve infinito lui si soffermò a baciare, palpare, mordicchiare, succhiare e leccare i seni; lei si abbandonò al piacere che le derivava da quella lunga carezza e sentiva scorrerle tra le cosce gli orgasmi che le provocava la situazione; in un attimo di coscienza, si ricordò che Ermanno era un vero artista a succhiarle i capezzoli; ma ricacciò indietro il fastidioso ricordo e si immerse ...