Tarli 1
Data: 25/06/2024,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Ermanno era il classico uomo che si è fatto da sé, con tanta energia e con un ciclopico impegno; aveva cominciato assai giovane, da impiegato, prima, e da piccolo dirigente, poi, fino a costruirsi una solida posizione nell’edilizia con una sua impresa bene avviata; si era sposato abbastanza giovane con una professoressa del Liceo e avevano avuto due figli, il maschio trentaduenne avvocato di buon livello, e la femmina trentenne, professoressa come sua madre.
Si erano anche loro felicemente sposati, lui con una collega della sorella e lei col socio di studio di suo fratello; vivevano in una città vicina ed avevano coi genitori calorosi e frequenti rapporti; il padre, alle soglie dei sessanta, era orgoglioso anche dei risultati di qualità ottenuti dai figli; considerava il punto più alto nella sua vita la dimensione di serenità che aveva ottenuto anche con il matrimonio che era il pilastro delle sue certezze.
Ofelia era un’anima in pena; fino alla nascita della figlia era stata una donna felice, con un marito gran lavoratore, due figli bellissimi e una condizione sociale, di Professoressa nel locale liceo, decisamente qualificante ed invidiabile; a poco più di cinquant’anni avrebbe potuto considerarsi all’apice del successo, se non fosse che, già da quindici anni prima, aveva cominciato ad avvertire il rapporto con suo marito assolutamente insignificante e quasi offensivo per lei.
Per i primi anni di matrimonio e fino alla nascita dei figli, aveva seguito quasi ...
... con entusiasmo i successi di suo marito che, con la tenacia, si faceva largo in un mondo aggressivo e spesso violento come quello dell’edilizia; alla soglia dei quaranta anni, aveva cominciato a guardare con crescente fastidio l’escalation di lui che metteva sempre più in ombra le sue qualità culturali e faceva apprezzare, secondo lei eccessivamente, i successi di lui e la ricchezza che costruiva.
Non che le dispiacesse sapere che poteva contare su un sostegno garantito per farsi passare qualunque capriccio, per una borsa o per un vestito; ma, alla lunga, diventò quasi umiliante fare aggio su un conto comune nel quale lui contribuiva per la massima parte e lei era quasi un’aggiunta graziosamente sopportata dal marito; la convinzione era solo sua, ma tutti i tarli, quando entrano, rodono all’infinito e distruggono.
Il suo tarlo personale fu il desiderio di rivalersi e di trovare un modo per ridimensionare la presunta arroganza di Ermanno colpendolo laddove non se lo sarebbe mai aspettato; il sesso era il territorio da percorrere perché anche in quell’ambito, suo marito poteva vantare una sorta di primato, avere sposato una donna meravigliosa che era rimasta sua per tanti anni e con la quale aveva sperimentato tutte le possibili forme di soddisfazione.
L’occasione si presentò una delle tante serate ufficiali in cui venivano additati come la coppia da invidiare; quando un tale, conosciuto solo in quella occasione e che sarebbe sparito in un buco nero della memoria, la ...