Le mie storie (105) 1ª parte - Racconti Erotici

Le mie storie (105) 1ª parte

... bella, timidamente le chiedo se non le dia fastidio mostrarsi così anche al cognato. Mi apostrofa come “vecchia bigotta” e mi abbassa il costume davanti scherzando, io mi rendo conto di esser stata un po’ invadente e mi ritrovo di nuovo in topless (mai successo tante volte in così poco tempo). La barca si ferma davanti ad una piccola spiaggetta, Monica si rimette lo slip e appena arriva il marito, si tuffa in acqua. Maurizio mi guarda mentre con le braccia cerco di coprire i seni, poi mi chiede scusa per l’irruenza della moglie e subito dopo si tuffa per andarle incontro. Li vedo arrivare a nuoto fino a riva, intanto Massimo mi raggiunge a prua. Siamo soli, inevitabilmente parliamo per un po’ del fratello e della sua consorte, poi mi fa stendere sul telo e inizia a farmi un massaggio. Seduto a cavalcioni sulla parte bassa della mia schiena, sento le sue mani percorrere ogni centimetro del mio corpo; chiudo gli occhi mi rilasso e le sue mani fanno il resto. Poco dopo sento le sue dita sfilarmi la parte bassa del costume, le sue carezze superano il confine della schiena e indugiano sulle mie chiappe; dopo averle palpate per un po’, sento le sue mani risalire fin sopra ed il suo corpo appoggiarsi lentamente al mio. Le mie gambe sono leggermente divaricate, sento il suo uccello duro accarezzare l’ingresso della mia fica, mentre i peli mi fanno il solletico al sedere; si sdraia completamente sopra di me, con le labbra ...

... comincia a succhiarmi il lobo dell’orecchio, poi prende il pareo che Monica ha lasciato accanto, lo apre sulle spalle in modo da coprirci completamente o quasi e con una mano mi allarga leggermente le natiche giusto per mettermelo dentro. Comincia a muoversi dentro di me prima piano poi sempre più velocemente; io inizio a godere assecondando i suoi movimenti, le nostre mani si intrecciano mentre i nostri corpi scopano con forza… Qualche minuto è godo, lui si solleva e mi viene sulla schiena. Lentamente mi riprendo fino a girarmi e sedermi con il costume alle ginocchia e le gambe piegate. Massimo davanti a me in piedi caccia le ultime gocce di sperma, poi si tira su il boxer e si butta in acqua, il tempo di rimettere a posto anche io la parte bassa del costume e lo raggiungo (in acqua mi rendo conto di essere in topless). Facciamo un bagno meraviglioso, dalla spiaggia ci chiamano per raggiungerli, sono troppo a disagio, ritorno in barca per prendere il pezzo di sopra e mi ributto. Mentre pranziamo con panini, birra frutta e dolci, il fratello dice a Massimo di chiedermi del viaggio. Io non capisco, poi un po’ imbarazzato, il mio amico mi chiede se voglio andare con lui ad Amsterdam per qualche giorno, prendendo il posto dei suoi genitori che avevano prenotato tutto ma all’ultimo hanno dovuto desistere. Sinceramente non ci penso neanche tanto ed accetto volentieri… Almeno passeròil mio compleanno in maniera diversa… (Continua)