Le mie storie (105) 1ª parte - Racconti Erotici

Le mie storie (105) 1ª parte

... che viene dalla provincia di Napoli è composta da nonni, figlia e nipote. Laura l’ho conosciuta che aveva 4/5 anni, qualche volta le ho fatto anche da baby-sitter. Quest’anno quando è scesa sulla spiaggia, quasi non la riconoscevo, 17 anni e tutte le curve al posto giusto. Quando ci siamo salutate, inevitabilmente le ho fatto i complimenti, che ho ripetuto poi ai nonni che sottolineavano il fatto che fosse diventata ormai donna. Chiacchierando le ho detto che immaginavo i ragazzi che le stanno dietro, lei ha negato ripetutamente. Effettivamente sulla spiaggia non fa altro che prendere il sole stesa sul lettino, al massimo si fa un bagno da sola oppure con la mamma. Eppure sul nostro lido i ragazzi suoi coetanei ci sono eccome, ma non sembrano frequentarla. Poi succede che un giorno decido di restare a pranzo a mare insieme ad una mia amica che intanto ha preso il posto di Lina a casa mia. La mattinata è la solita, bagno, chiacchiere e saluti con i vicini di ombrellone. Ad ora di pranzo i nonni mi salutano mentre fanno ritorno a casa, la figlia chiacchiera con delle amiche, mentre la nipote stranamente non è spalmata al sole come al solito. Saliamo nella zona ristorante e, dopo aver ordinato un piatto di pasta, mi allontano verso le cabine per cambiarmi il costume bagnato; arrivo quasi fino in fondo all’ultima, poi ne scelgo una, abbasso la maniglia e dopo aver aperto mi rendo conto che dentro c’è qualcuno. Appoggiata al muro c’è Laura e dietro di lei un ragazzo; stanno ...

... scopando, appena mi vedono si fermano, io non mi rendo conto subito della cosa, poi vedo che sono praticamente nudi entrambi, incrocio lo sguardo di lei che diventa rosso e chiudo immediatamente la porta. Torno dalla mia amica , le racconto tutto e dopo aver mangiato torniamo a casa. L’indomani, mentre sono seduta sul lettino, mi vedo arrivare la ragazzina che si ferma davanti facendomi ombra, mettendosi esattamente tra me e l’ombrellone dei suoi. La guardo, le sorrido e senza neanche farla parlare le dico che non ho visto niente, ma dalla borsa tiro fuori un profilattico facendole capire che deve usarlo. La cosa finisce lì, poco dopo ricevo una telefonata da Maria, che mi invita per il giorno dopo a fare un bagno da lei. Al mattino, La mia amica Tina prende la mia macchina per andare a trovare alcuni amici al Circeo, io invece aspetto che venga a prendermi Maria. Puntuale mi squilla al cellulare, esco dal parco e trovo una Ferrari blu metallizzata; vi giuro sulla mia famiglia, non avevo mai visto niente del genere. Si abbassa il finestrino e lei sorridente mi invita ad entrare. Mentre percorriamo il lungomare lentamente, mi sento addosso tutti gli occhi della gente che resta ipnotizzata da quella meraviglia. Fortunatamente i vetri sono scuri e non si vede lo stupore la meraviglia che popolano il mio sguardo. Maria mi racconta che “il suo amico” è appassionato di automobili, mentre andiamo verso Gaeta mi sento diversa, non so perché, ma il solo stare seduta in una Ferrari, mi ...