Il cognome del padre 2 - Racconti Erotici

Il cognome del padre 2

... ex moglie, l’uomo alla radice di tutti i suoi mali, l’essere che avrebbe dovuto odiare più di ogni cosa al mondo; lui lo fece passare e gli indicò la poltrona di fronte; aveva l’aria arrogante che aveva sempre avuto e che era andata peggiorando dopo che, per la morte di suo padre, era diventato padrone assoluto della sua azienda per la quale lavorava Marina, l’ex moglie.

“Allora cosa hai deciso per la proposta di collaborazione?”

“Egregio signore, non abbiamo niente da spartire, per cui la prego di usare un tono più consono e di parlare col lei, perché non voglio con lei nessuna familiarità … Loredana, per favore avverti Cacciapuoti che questo signore andrà da lui; prepari conti, documenti e schemi; poi torneranno giù ed io comunicherò le mie decisioni. Vada, per favore e non mi molesti ancora.”

“Diamine, non mi aspettavo un’accoglienza così dura; ero certo che Marina le avesse parlato e fatto già presente … “

“Non ho il dispiacere di parlare con la mia ex moglie da dieci anni quando scoprii che razza di donna fosse e che individui frequentasse; comunque qui tratto di affari non di vicende familiari; la prego, vada … “

Se ne andò a coda ritta, dietro alla segretaria; Marco tentava di mettere in ordine alcuni documenti ma si rendeva conto di essere molto teso, soprattutto per l’appuntamento successivo che era vitale per il suo equilibrio; Loredana, che era appena tornata, gli annunciò l’arrivo di Marina, la ex moglie; decise di accoglierla con freddezza e non ...

... abbandonò l’imponente poltrona che, come sapeva per lunga esperienza, incuteva soggezione ai visitatori,

“Ciao, Marco, come stai?”

“Bene; accomodati.”

“Ce l’hai ancora con me, dopo dieci anni?”

“Non ce l’ho mai avuta con te, neanche dopo le cattiverie che continui a farmi … “

“Quali cattiverie?”

“Cancellarmi dalla vita di nostra figlia è una cortesia? Rubare dal fondo fiduciario è cortesia?”

“Non riesci proprio ad accettare la più piccola sconfitta? Ginevra è mia figlia; solo incidentalmente è anche tua … “

“No, legittimamente, per amore e per mio espresso desiderio, cara la mia troia a ladra!”

Ginevra e Tancredi erano entrati inaspettati.

“Come ti permetti di parlarmi così?”

“Lui non l’ha fatto; ma ora che sono maggiorenne sarò io a denunciare al tribunale che mi hai sottratto al padre che mi aveva allevato con amore, che era vicino a me quando sono stata in fin di vita, mentre tu ti facevi sbattere dal tuo maiale a Pantelleria; che mi hai rubato la laurea per devolvere i miei soldi, dal fondo fiduciario che lui aveva costituito per me, al tuo amante perché li bruciasse con le altre troie che frequenta oltre a te.”

“Chi dice queste menzogne?”

“I documenti dell’ospedale che dicono che tu non c’eri al mio ricovero, ma eri a Pantelleria a fare le corna a un marito fedele e premuroso; gli atti della banca che dicono che hai dirottato i fondi a quel maiale. Mi hai distrutto la vita; mi hai costretta a sentirmi orfana per tutto il periodo ...