Scontro a fuoco
Data: 21/06/2024,
Categorie:
pulp,
Autore: lewarcher, Fonte: EroticiRacconti
... “Su! Ora alzati in piedi!”, le intima la figlia con l’impazienza di un’adolescente ferita. La madre si solleva dalla sedia, l’accappatoio cade ammonticchiandosi ai suoi piedi e Liliana lo scaccia lontano. “Avanti, stallone, coraggio! Non era questo che cercavi?”. Maddalena mi scongiura con due occhi rassegnati che nel fondo hanno il dolore di una vita. Esamino il suo viso consumato dagli anni, eppure bellissimo come da ragazzi, considero il dragone attorcigliato sul suo seno che lascia le areole scoperte, scorro giù per il ventre perforato da un buio ombelico, guardo l’inguine arricciato dal pelo castano, scendo lungo le cosce flessuose, incontro le ginocchia, tocco i piedi con lo sguardo e le sue dita contratte nello spasmo della concitazione. Maddalena!… “Non così, Liliana, non può andare in questo modo”. “Ma lui sarà qui fra poco”. Negli occhi neri di Liliana c’è una supplica accorata. Si sgancia con rabbia la cintura, si strattona i jeans a mezza coscia, le sue mutandine le ho qui appallottolate nella tasca, nel mio pugno indeciso e nervoso. “È quello che vogliamo tutti e tre!”. E il fuoco, di cui sono fatto, vortica nella regione del cuore…
I fanali della macchina di Ezechia Malone detto il Porco si spengono in strada davanti all’ingresso. Il lampo che proiettano sui muri della stanza scansiona le pareti come una minaccia di tempesta. Puntellato sulle braccia mando gli ultimi sussulti nella figa di Maddalena. Col rancore di un amante rifiutato mi aggancio ai suoi ...
... occhi celesti come due pozzanghere fra l’erba tenebrosa. Le assesto colpi duri, vigorosi e antichi. Mi impossesso del suo ventre palpitante in una tormentosa regressione verso casa. Casa mia, la mia vita dispersa in un arco interminabile di anni che cancello a ogni percossa del mio cazzo nel suo grembo… Le tette mi massaggiano il torace come il seno di una moglie innamorata, i denti negli alveoli sono muriccioli bianchi dentro il vento del respiro. Liliana se la gode masturbandosi nuda, distesa al nostro fianco nel letto, con un vario crepitio della mano nel guazzo della figa, incitando il nostro orgasmo coi suoi rapidi sospiri. Non resisto! Non sono un uomo che mette radici… Scaravento Maddalena a pancia sotto e la sollevo per i fianchi quanto occorre per piantarle bene il cazzo tutto dentro, la martello come un cane disperato mentre lei piano si aggrappa al lenzuolo con la bocca trasognata, la fragola sugosa della lingua sulle labbra, gli occhi nella formaldeide del piacere… lo sperma trabocca dai miei testicoli, le affondo intero il pollice nell’ano, Liliana gridando ci lava spruzzandoci in viso il suo orgasmo bollente e io sborro, di**orco, e riverso nella cupida vagina la crudele nostalgia del mio ritorno… provvisorio, è naturale… adatto al diavolo fottuto che io sono e alla scaltra principessa dei serpenti che sei tu, Maddalena.
Ezechia Malone sbraita alla porta massacrando il campanello: “Puttana! Puttana! Aprimi! Puttana!”. Ormai tutto è compiuto. Bacio Maddalena, ...