Il culo no
Data: 19/06/2024,
Categorie:
Etero
Autore: edipo46, Fonte: Annunci69
... abbassò i jeans, mi prese il cazzo con la mano destra e, lentamente, con l’indice e il pollice chiuso ad anello sulla cappella, iniziò a masturbarmi.
“Ah sì? Davvero hai pensato a me? E dimmi, come mi hai pensato? Ero nuda? Cosa mi facevi?”
Ero eccitatissimo. Le tolsi le mutandine e la contraccambiai iniziando ad accarezzarle il clitoride.
“Certo che eri nuda”, risposi io, “prima ti ho fatto godere leccandoti la figa, poi ti ho girato alla pecorina, con due dita ti ho allargato ben bene il buco del culo e, quando mi è sembrato pronto, ti ho inculata”.
Mentre le dicevo queste parole, sentivo che la sua figa si stava bagnando sempre più.
“E mentre pensavi a questo, ti facevi una sega?”, mi chiese lei con voce ansimante.
“Sì, e sono venuto proprio nel momento in cui, nella mia fantasia, ti ho sborrato nel culo”.
A questo punto anche la sua eccitazione era ormai giunta ad un livello quasi insostenibile.
“Vorresti provare? Però lo sai che ho paura …”, mi disse un po’ intimorita.
“Ti prometto che faccio piano. E se poi ti fa male, mi fermo; come l’altra volta”.
Con mia grande sorpresa, accettò. E allora, come l’altra volta, la feci mettere a pecora e iniziai il processo di lubrificazione. Delicatamente le spalmai la vaselina sullo sfintere, poi con due dita cercai di farla penetrare anche in profondità; quindi ne depositai anche una discreta quantità sulla punta del mio cazzo che nel frattempo, forse perché aveva capito dove volevo metterlo, era ...
... diventato duro come il manico di un martello.
Col cazzo in mano, mi avvicinai alle sue natiche alzate e iniziai a penetrarla. Questa volta però mi costrinsi a prestare la massima attenzione in modo da evitare eventuali movimenti bruschi che avrebbero potuto vanificare la realizzazione del mio sogno.
“Va bene così?”, chiesi dolcemente, “non dovrebbe farti male”.
Con voce strozzata lei rispose:
“Per il momento non mi fa male …. “
“Adesso, piano piano, provo a muoverlo avanti e indietro…”
E così feci. Molto, molto lentamente. Avevo ormai dentro la metà del cazzo, che lei mi disse:
“Fermati, ti prego, non me la sento”.
Nooo! Ci risiamo un’altra volta. Mi fermai, e un po’ irritato le chiesi:
“Ma ti sto facendo male?”
“No, non è quello”, mi rispose, “è che … nel culo mi dà una sensazione strana; mettimelo nella figa, ho voglia di godere con la figa”.
E va bene. Lo tirai fuori dal culo e lo indirizzai nel buco tradizionale, dove entrò senza trovare un minimo di resistenza. Cominciai a pompare con rabbia, con movimenti lunghi e potenti, facendo violentemente sbattere i miei testicoli gonfi sulle sue natiche, quasi al punto di provare dolore.
La feci godere e urlare di piacere più volte, quindi, quando venne il mio turno, lo tirai fuori un secondo prima di venire e, indirizzandolo con la mano, le centrai in pieno con un abbondante getto di sborra il buco del culo ancora aperto dal precedente tentativo di inculata andato a vuoto.
Il buco del culo! ...