1. SEDOTTA DALLA ZIA BETTY


    Data: 17/06/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Lesbo Autore: Anna68, Fonte: RaccontiMilu

    ... indipendenza, mi affascinavano. Volevo essere come lei. Era una sorella maggiore, no, di più, una guida, mi stava a sentire per ore, non importa se l’argomento era il rendimento scolastico o i ragazzi che mi ronzavano intorno. Mi aveva abbracciata e consolata quando il mio ragazzo mi aveva lasciata e mi aveva dato un sacco di preziosi consigli di vita. Era stata in America e mi aveva promesso di portarmi la prossima volta: per me sarebbe stato il massimo. Si lamentava con mia madre, avrebbe voluto che mi desse più libertà di uscire, conoscere e vedere il mondo, anziché tenermi in una specie di clausura. Dopotutto avevo già 19 anni, teoricamente avrei potuto uscire quando e come volevo; ma mia madre su questo era inflessibile, guai a passare una notte fuori col mio ragazzo. Zia Betty quando sentiva queste cose sbuffava, non si capacitava che la sorella avesse idee tanto arretrate. Però era riuscita a strappare a mia madre una promessa: alla fine degli esami di maturità, avrei trascorso con lei un weekend nel suo villino al mare. Un sogno!
    
    E così fu. Non vedevo l’ora di trascorrere un fine settimana con la zia, sarebbe stato troppo figo, uno spasso Partimmo il venerdì pomeriggio, la giornata era splendida, ammirammo il tramonto e facemmo il bagno mentre iniziava a farsi buio. Dopo una cena sostanziosa (perché la zia era anche un’ottima cuoca), giocammo a carte e poi rimanemmo a parlare sdraiate sul divano. Quella sera zia Betty, semidistesa sul divano, i capelli un po’ ...
    ... arruffati, in maglietta aderente e shorts, era ancora più bella del solito. Aveva un’aria languida, che sul momento non seppi giustificare. Mi sembrava mezzo addormentata, in realtà era immersa nei suoi pensieri. Mi guardava con un’espressione enigmatica, non riuscivo a capire. Ad un certo punto se ne uscì fuori con una frase abbastanza insolita:
    
    -Sei cresciuta dall’anno scorso. Ti sei fatta più donna.
    
    -Vero, ho messo su un po’ di tettine- risposi ridendo e sollevandomi la maglietta per un attimo per fargliele vedere. I suoi occhi ebbero un lampo strano, continuava a fissarmi.
    
    -Però è anche perché ho messo su qualche chiletto, devo decidermi a perderlo.
    
    -Stai benissimo. Ti guardavo anche prima, al mare.
    
    -Dici?
    
    -Si, hai un bel fisico. E dei capelli stupendi. Si schiariscono al sole. Fai bene a farteli crescere.
    
    -E’ vero, mi ero stancata di portarli corti.
    
    -Sono molto belli.
    
    Spense la sigaretta e scosse la testa, come a scacciare qualche brutto pensiero.
    
    -Riccardo è un ragazzo fortunato.
    
    Riccardo era il ragazzo col quale stavo da un paio di mesi. Mi piaceva molto ma lo trovavo un po’ immaturo. Lo dissi alla zia.
    
    -Cara Anna, gli uomini sono sempre immaturi. Anche a 60 anni rimangono dei Peter Pan che non vogliono crescere. Noi donne siamo diverse.
    
    -Cioè? Come siamo?
    
    -Cresciamo prima. E, qualunque cosa possano dire loro, abbiamo più cervello.
    
    -Non ti piacciono gli uomini, zia?
    
    Tacque un attimo prima di rispondere con voce meccanica: “Non ...
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