1. La vita degli altri - ricordi intimi di un voyeur


    Data: 13/06/2024, Categorie: Etero Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69

    ... e cravatta. Sposato con la figlia del proprietario di tutta la baracca. Che ci faceva lì?
    
    Daniela non mi parve sorpresa, anzi. Lo accolse con un sorriso e corse a baciarlo. Purtroppo l’audio non funzionava bene e non capivo quello che si stavano dicendo. Si baciarono a lungo. Lui non riusciva a non metterle le mani ovunque. Le toccava il culo, la stringeva, la prendeva per i fianchi, cercava di farle sentire il suo cazzo che si stava alzando dentro i pantaloni. Era evidente che erano amanti già da un po’ di tempo.
    
    Una informazione che mi sarebbe potuta tornare utile più avanti pensai. Per cui schiacciai il tasto REC col quale la scena, da quell'esatto momento, sarebbe stata immediatamente registrata e salvata nella memoria interna dello smartphone.
    
    Lui si appoggiò con a schiena al lavandino rettangolare mentre lei con mano esperta estraeva il pene dalla cerniera aperta e, dopo averlo scappellato, iniziò a ciucciarlo con gusto. Ci sapeva fare alla grande. Aiutandosi con le mani, lo stava segando e spompinando allo stesso tempo. Gli leccava le palle, le mordicchiava, se lo infilava completamente in bocca per poi estrarlo e ricominciare dalla base. Lo leccava, lo insalivava, lo ciucciava e lo infilava in gola.
    
    Il viso del dott. Z. aveva perso la proverbiale impassibilità che aveva anche durante le riunioni più accese. Con le mani spingeva la testa di Daniela sempre più a fondo. Poi prendendola per i capelli la risollevava e di nuovo glielo sbatteva in ...
    ... fondo al palato.
    
    Oramai prossimo al godimento finale decise che era giunto il momento di scoparsela. La girò di spalle, la fece chinare col viso sul lavandino in modo da avere ben solido il culo di lei davanti agli occhi. Le strappò letteralmente di dosso le mutandine di pizzo firmate Virginia Secrets, e si abbassò a leccarle contemporaneamente la figa e il buco del culo, indeciso (pensai) su quale sarebbe stato l’orifizio cui dedicarsi da lì a poco.
    
    Le leccate non durarono molto. Erano servite più per inumidire il varco che per dare piacimento a lei che comunque a questo punto era bagnata al punto giusto. Il cazzo era grosso e viola. Lo squadrò con un senso di ammirazione. Optò per la figa e puntò deciso verso l’entrata. Con una prima spinta entro per metà, con la seconda era giunto in fondo. Daniela si trovava con parte del busto e la testa dentro il lavandino, le braccia tese in avanti, le mani appoggiate allo specchio mentre lui da dietro la sbatteva forte, sempre più forte, per poi venire dentro di lei guardandosi fiero allo specchio.
    
    E in tutto questo io spiavo loro, con quella stessa curiosità ed attrazione che provavo da bambino. Immagini del presente, ricordi del passato e nuove fantasie si mescolavano davanti ai miei occhi e nella mia mente. Scene di sesso viste e riviste eppur sempre nuove: scopate, inculate, orge, tradimenti, pompini fatti e ricevuti… Ogni volta comunque emozioni diverse che per me, come sempre, terminavano con una grande sega. 
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