1. La vita degli altri - ricordi intimi di un voyeur


    Data: 13/06/2024, Categorie: Etero Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69

    ... passava il vibratore attorno alle grandi labbra, facendo dei cerchi sempre più piccoli. Stimolava il clitoride mentre con l’altra mano si toccava il seno sotto la camicetta. Ben presto la sua vulva bagnata cominciava a inumidirsi, la tensione nervosa lasciava posto al godimento, l’espressione del viso si addolciva.
    
    Io guardavo e mi eccitavo quanto lei. Il cazzo diventava duro. Mi abbassavo i pantaloni e cominciavo a segarmi come da ragazzo. Guardavo Aurora che si infilava il suo toy sempre più dentro, iniziava a fremere, stringeva le ginocchia e si lasciava andare al piacere mentre io, con due colpi di mano più decisi, schizzavo fiotti di sperma sulla scrivania e sullo schermo del telefono.
    
    BARBARA E CARLOTTA erano due delle segretarie, entrambe trentenni e sposate con bambini. Ogni venerdì, nel tardo pomeriggio, andavano alla toilette assieme. Si chiudevano a chiave e cominciavano a baciarsi con passione. Barbara era dominante, spingeva Carlotta contro la parete e cominciava a palparla e a stringerle il seno. Le ficcava una mano sotto le mutandine, tra le cosce aperte. Con le dita le stuzzicava il clitoride, la faceva bagnare, assaggiava i suoi umori e poi si metteva in ginocchio per leccarla a fondo. Carlotta gemeva e la lasciava fare. I ruoli non cambiavano mai. Era questo una specie di rito inconfessabile del weekend, a cui io assistevo partecipando a mio modo dall’ufficio. Mi mettevo in libertà, togliendomi camicia e pantaloni, alzavo il volume per sentire meglio ...
    ... le loro effusioni, e mi masturbavo davanti alle loro acrobazie. Alla fine Carlotta, sotto gli abili colpi di lingua di Barbara, squirtava sempre e finiva per accasciarsi sulla caviglie con la figa piantata sul viso dell’amica. Il tempo di riprendersi, di sistemarsi trucco e vestiti e tornavano in redazione dove tutte le colleghe per fortuna erano già andate via.
    
    DANIELA e l’amministratore delegato.
    
    Col controllo remoto installato sul mio smartphone potevo monitorare in diretta le immagini della videocamera della toilette da qualsiasi luogo e anche fuori dal normale orario d’ufficio. Una sera, avendo cambiato a casa il gestore di rete e volendo verificare la qualità delle immagini, mi collegai con la redazione. Con pochissima luce tutto si vedeva sgranato e nebuloso ma, mentre stavo per disconnettermi, improvvisamente la luce della solita toilette si accese e vidi entrare Daniela, una delle due inviate del giornale, sempre in giro per il mondo a seguire sfilate o set di moda. Una cavalla matta, stupenda, sempre sorridente e con un fisico da paura. Immaginavo fosse passata tardi in redazione al ritorno da tre giorni di lavoro a Parigi. Mi soffermai comunque a guardarla mentre si lavava le mani ed aggiustava i capelli davanti allo specchio. Era sempre un bel vedere.
    
    Improvvisamente la situazione si fece più piccante. Dalla porta vidi entrare il dott. Z., l’amministratore delegato del gruppo. Bell’uomo sulla cinquantina. Capelli brizzolati tagliati corti. Sempre in giacca ...