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Capitolo 3 – Vita e amori miei in ambito lavorativo
Data: 12/06/2024, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
Passarono i mesi e io e Adriana ci vedevamo regolarmente ogni volta che lei era libera e che suo figlio veniva accudito dal padre. Potevamo uscire circa, due weekend al mese mentre gli altri li passavamo a casa sua. Eravamo ormai verso i primi giorni di giugno e i primi caldi si facevano sentire e proposi ad Adriana di passare una giornata al mare. Lei cominciò a storcere il naso in quanto non sapeva come gestire il figlio e dissi: “Ma perché non porti anche tuo figlio al mare?” Subito mi rispose: “Ma sei matto? …. Che cosa gli racconto? … Chi sei tu ?” Effettivamente erano domande che non avevo preso in considerazione e dopo le sue risposte non volli approfondire. Lasciai perdere il discorso mare; pensavo che fosse cosa gradita ma invece mi sbagliavo. Passarono alcune settimane, eravamo verso la fine di luglio e l’afa e la calura erano insopportabili e Adriana mi disse: “Mi porti al mare? … fa veramente caldo!” Rimasi esterrefatto e alquanto sbalordito; agl’inizi del mese di giugno mi disse che ero matto mentre dopo un mese mi chiese di portarla al mare. Ma non riuscivo proprio a capirla in certi momenti!!! “Ma certo … ma tuo figlio lo portiamo al mare con noi? ” Mi guardò allibita dicendomi: “Ma certo! …. Non vuoi mica che lo lasci a casa da solo?” Dalle risposte date da Adriana rimasi decisamente sconcertato. Organizzai la gita tenendo ben presente che avevo un bambino di cinque/ sei anni. Quindi mi portai via ombrellone, lettini, il pranzo, ...
... l’acqua e le bibite e quant’altro. Arrivai al mattino sotto casa da Adriana; caricai i giocattoli e il cibo e partimmo. Dopo un’oretta e mezza di viaggio arrivammo a Punta Sabbioni, qui c’è un lunghissimo tratto di spiaggia libera attrezzata con assistenti ai bagnanti, bar sulla spiaggia e servizio di primo soccorso. Stranamente c’era poca gente e quindi la distanza tra un ombrellone l’altra era davvero considerevole. Cominciai a piantare l’ombrellone ed aprire i lettini da spiaggia. Adriana si spogliò e potei ammirare il costume che indossava, un bikini nero con slip alquanto sgambato e due triangolini di stoffa assai esigui che coprivano a mala pena il seno. Stava divinamente bene!! Si distese sul lettino chiedendomi di spalmarle la crema solare su tutto il corpo; iniziai prima sulla schiena e poi sui fianchi e poi sul davanti. Sinceramente m’eccitai un po’ ma non lo feci notare ad Adriana. Si distese sul lettino in posizione supina e si mise a prendere il sole guardando, ogni qual tanto, suo figlio che sulla battigia giocava. Mi distesi sul lettino anch’io e mi rilassai. Passammo l’intera mattinata tra sole e bagni in mare che mitigavano la calura e l’afa di quel giorno. Verso mezzogiorno mangiammo sotto l’ombrellone quanto portato da casa poi suo figlio si distese sul lettino e si mise a dormire sotto l’ombrellone mentre io e Adriana dedicammo un po’ di tempo a coccolarci e a romantici amoreggiamenti. Verso metà pomeriggio decidemmo di fare una passeggiata sulbagnasciuga. ...