Una mia amica mi fa diventare puttana
Data: 11/06/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: pamyzi1, Fonte: Annunci69
... sembrò accorgersene della mia presenza . Mi sedetti ad un tavolo. Si avvicino una ragazza stralunata e indifferente , mi chiese cosa mi poteva portare da bere. Ordinai una vodka con ghiaccio. Avrei pagato la consumazione con il frutto della mia marchetta, questo mi gasava. Ero completamente fuori di testa. Ero compiaciuta di aver fatto godere il mio cliente. Ma volevo anche io ricevere piacere in quella serata. Non mi volevo fermare a quella sveltina mercenaria, ma cercavo qualcosa di più erotico ed appagante. Mentre ero presa dai i miei pensieri perversi, alzai gli occhi e vidi puntato ,verso le mie gambe accavallate a fianco al tavolino, lo sguardo dell’uomo di prima. Era proprio lui , quel porco che si era eccitato a vedermi scendere dalla macchina e che mi aveva chiesto se mi ero divertita.. Pensavo che forse mi aveva visto nel piazzale. Oppure dava per scontato che ero stata a scopare , perché mi vide scendere dall’auto in quello abbigliamento succinto. Lo guardai , ci guardammo. Lui al bancone che beveva una birra direttamente dalla bottiglia, la camicia sbottonata mostrava un petto villoso. Le sue braccia erano muscolose, il fisico come avevo descritto prima, possente , il naso era evidente e spiccava dal volto, era più o meno altro quanto me. Aveva uno sguardo da porco. non da maniaco. Aveva l’aspetto di quello che se mi avesse avuto tra le mani mi avrebbe scopato fino allo stremo . Questo ultimo mio pensare mi fece bagnare. Arrivò la vodka con molto ghiaccio. Avevo ...
... la gola secca. Iniziai a sorseggiare la mia consumazione. Il locale era pieno di fumo di sigaretta , che insieme alla musica ad alto volume mi mandava in stato di alterazione mentale, non scordando che già la vodka che avevo buttato giù faceva il suo effetto.. Ero alticcia, eccitata disinibita, pronta a tuffarmi a capo fitto in qualsiasi altra,torbida esperienza sessuale, mi capitava.
Vedevo l’uomo che continuava osservare le mie gambe, non più accavallate ma messe sotto il tavolino . Le tenevo allargate , poi chiuse, ruotavo in senso orario le caviglie a causa delle scarpe con i tacchi . I miei piedini erano massacrati. Lui mi guardava ,io lo guardavo. Fini di bere e ci trovammo alla cassa . Lui mi precedette, scopri subito dopo che aveva pagato la mia consumazione. Passandomi accanto mi sussurro vicino al orecchio
“Se ti vuoi divertire ? Esci dal locale e vai nella sala cinematografica di fronte al bar. Mi raccomando sala uno,galleria . Ti faro impazzire!”
Feci finta di non guardalo, come per ignorarlo . Invece dentro di me si accese il fuoco del desiderio . Mi girai ma lui era gia fuori dal bar. Chiesi alla cassiera dove era la toilette , mi volevo dare una sistemata. Era confusa, tentata dal peccato, ma serena ero conscia dell’attacco di puttanagine acuta che mi sta divorando. Ondeggiando come una nave da crociera in balia delle onde sfilai per il locale, strappando gli sguardi maliziosi di due studenti che ruppero l’indifferenza di prima, entrai nella toilette , ...