1. La direttrice delle Risorse Umane (Lucia)


    Data: 11/06/2024, Categorie: Etero Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu

    ... così credo per qualche minuto, riprendendo fiato.
    
    – Sono stata brava? Furono le sue prime parole. Non le risposi, ma la baciai dolcemente. Ci mettemmo a letto e ci addormentammo velocemente. Poche ore dopo la sveglia suonava per ricordarmi che per me era ora di andare a prendere il mio aereo. Prima di uscire dalla stanza mi voltai a guardarla. Nuda nel letto, con le gambe appena coperte dalle lenzuola, ancora addormentata e con un leggero sorriso sulle labbra. Pensai che era davvero bellissima. Il gioco degli aeroporti funzionava abbastanza, così Lucia ed io riuscivamo a vederci almeno un paio di volte al mese e passare insieme qualche ora. Era sempre molto bello ed intenso, ma da un po’ si lamentava di come per lei non fosse abbastanza.
    
    Aveva poi iniziato ad ingelosirsi. All’inizio non capivo molto bene le sue reazioni, visto che lei sapeva che ero sposato. Poi invece era venuta fuori dicendomi che voleva essere la mia unica amante. Ovviamente lo era, ma per qualche ragione non ci credeva affatto e questo la portava a fare cose che davvero iniziavano a darmi sui nervi. Per esempio, commentava spesso in modo molto acido i post ed i like della mia pagina su Facebook quando rivolti a delle donne.
    
    Aveva preso di mira soprattutto Sonia, immaginandosi chissà cosa. Per fortuna non sapeva delle avventure che avevo vissuto con lei (e di cui ho già parlato in altri racconti), altrimenti sarebbe stato molto peggio. Con Sonia eravamo rimasti amici, e forse si vedeva ancora ...
    ... una certa complicità. Comunque Lucia non ne lasciava scappare una e proprio non lo sopportavo.
    
    Credo fosse un martedì quando ricevetti un suo messaggio su whatsapp dove mi chiedeva per favore di raggiungerla subito al suo appartamento. Mi preoccupai molto, visto che non mi aveva mai cercato nel pomeriggio e che sarebbe dovuta essere al lavoro e non a casa, così provai a chiamarla ma il telefono era spento. Mi preoccupai ancora di più. Mi trovavo stranamente in Italia da qualche settimana, quindi feci annullare gli impegni del pomeriggio e mi misi in macchina. Non ero mai stato da lei, nonostante ormai ci frequentassimo da quasi un anno e lei abitasse da sola. Ci eravamo sempre incontrati all’estero, o negli hotel intorno agli aeroporti. Chissà poi perch&egrave… quasi avessimo voluto entrambi tenere separate la vita di tutti i giorni da queste nostre parentesi di passione. Mi aveva comunque mandato l’indirizzo nel messaggio e in un’oretta raggiunsi il posto.
    
    Durante il tragitto provai diverse volte a chiamarla, invano. La voce della signorina Tim mi spiegava che l’utente non era raggiungibile.
    
    Lucia abitava in una piccola palazzina con credo una decina di appartamenti, lunga e alta solo due piani, circondata da un bel giardino. Trovai il suo nome sul citofono e suonai. Mi aprì la porta senza nemmeno chiedere chi fosse, e senza dirmi dove andare. Così esplorai il pianerottolo del primo piano e poi mi diressi al secondo. La sua porta era socchiusa. Entrai chiedendo ...
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