1. La direttrice delle Risorse Umane (Lucia)


    Data: 11/06/2024, Categorie: Etero Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu

    ... nessuno tremare in quel modo, incontrollato, con onde di spasmi che la facevano sobbalzare. Mi aveva piantato le unghie nella schiena e mi stringeva con una forza inaudita. Quando l’intensità sembò diminuire, ripresi a muovermi dentro di lei, ora velocemente. Mi guardava con gli occhi spalancati. – Non venirmi dentro… non sono protetta…. non dentro…. La tenevo stretta mentre pompavo furiosamente. Sentii l’orgasmo arrivare e uscii dal suo ventre. Le sue mani raggiunsero il mio cazzo e inizarono una sega che accompagnò la mia sborrata copiosa sulla sua pancia e la sua mano. Mi lasciai cadere su di lei abbracciandola. Mi spostò, facendomi sdraiare sulla schiena, mentre la sua bocca cercava il mio cazzo ormai esausto. Me lo leccò lentamente, facendomi provare una serie di brividi infinita. Tornò poi a baciarmi.
    
    – E’ stato bello, sai? – Si, &egrave stato molto bello, Lucia. – Non avremmo dovuto aspettare tutti questi anni…La prossima volta voglio che tu mi venga in bocca. Voglio berti tutto.
    
    Mi lasciò senza parole, non avrei mai immaginato tanta foga nell’intimità. Si andò a lavare, e poi si sdraiò accanto a me. Continuava a sorridere e a baciarmi. Non passò molto tempo che la sua mano tornò a cercare il mio sesso. Mi salì sopra e mi cavalcò selvaggiamente per un po’. Poi si mise tra le mie gambe e se le infilò in bocca, muovendosi su e giù finch&egrave non ebbe quello che voleva.
    
    m.amorini@email.it Nei giorni successivi ci scrivemmo molto su whatsapp, soprattutto al ...
    ... mattino e alla sera.
    
    Io ero come sempre in viaggio, lei invece in ufficio a Milano. Anche se fossi stato in Italia sarebbe stato complicato vederci visto che abito lontano e lavoro dalla parte opposta della città. Il tono delle chiacchiere era leggero e scherzoso. Nessun accenno alla serata, niente che lasciasse pensare che si sarebbe ripetuta. Chiunque avesse letto le nostre conversazioni avrebbe potuto desumere che eravamo buoni amici e molto in sintonia. Anche io pensavo che sarebbe rimasta l’avventura di una sera.
    
    Sarei rientrato dalla Germania il venerdì, e Lucia mi propose di vederci. Le dissi che sarei stato stanco, ma insistette per un aperitivo. Le proposi un bar non molto lontano da casa mia, così avrei avuto il tempo di posare le valige e farmi una doccia. Arrivai prima io e la aspettai seduto nel posto ancora semi deserto. Si riempie tardi, lo sapevo già.
    
    Mi piacque molto guardarla mentre arrivava. I capelli sciolti sulle spalle, una camicia bianca abbastanza scollata e dei jeans attillati. E il suo immancabile sorriso. Ci salutammo con un bacio, poi ordinammo da bere. Le nostre chiacchiere erano intervallate da lunghi silenzi. Non capivo se ci fosse qualcosa che non andava per il verso giusto. Mi lasciò qualche minuto da solo per andare in bagno e quando tornò, invece di sedersi, si avvicinò a me da dietro e mi baciò sul collo
    
    – Ho voglia di averti dentro Me lo disse premendo il seno contro la mia schiena e facendo scivolare una mano dentro la mia ...
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