1. Monica, la libraia


    Data: 04/09/2018, Categorie: Trans Autore: verdissimo, Fonte: Annunci69

    ... da quel giorno è come se ci fosse stata qualche volta. Al ritorno, è pure salita in aereo con me. E, devo dire, che più di una volta l'ho immaginata nella mia stanza d'hotel mentre venivo da solo. Sono riuscito a non scriverle più, sapevo che sarebbe stata una scemenza farlo, soprattutto sull'email del negozio, quindi chiunque lì dentro avrebbe potuto vedere il messaggio; ma speravo che fosse lei a farlo siccome aveva il mio indirizzo email personale ora. Ma niente.
    
    Intanto la mia vacanza procedeva bene, io come al solito mi muovevo a random (a caso, senza un programma), poi mi sono reso conto che avevo fretta di ritornare.
    
    Una volta a casa, non di domenica e di sera, torno alla libreria, ma lei non c'era. Poi ci torno il giorno dopo, sempre di sera, e lei non c'è. Il terzo giorno, di domenica pomeriggio, nemmeno, pertanto con discrezione chiedo di Monica e di un certo libro che avevamo visto su un sito internet. E lì vengo a sapere che è stata fortunata perché adesso lavora a Rimini, dove lei abita. Quindi con determinazione prendo la macchina e vedo di raggiungerla.
    
    Dopo a aver parcheggiato l'auto e attraversato metà del centro città, a piedi giro l'angolo e sui quei circa quattro gradini dell'ingresso della libreria, questa ben più grande della precedente, la vedo di colpo, un po' annoiata e appoggiata con la schiena al muro mentre tranquillamente fuma. E' vestita di bianco, un vestitino sobrio e leggero, con dei sandalini leggeri ai piedi di cuoio e una serie ...
    ... di braccialetti, lenti nel braccio e di diversi colori, di quelli che si portano d'estate. Mentre io la guardo un po' sbalordito e lei mi fissa per qualche istante come se avesse bisogno di tempo per coordinare le idee: "E tu che ci fai qua?".
    
    Mi è sembrata più snella dell'altra volta, con i lineamenti più magri, come il naso e le labbra, e le stesse sue braccia. Inoltre aveva dei colpi di sole in quei biondi capelli e mi chiedevo se c'erano anche l'altra volta. Ed io, alla sua domanda, rispondo: "Me l'hanno detta nell'altra libreria. Sono qua per te".
    
    Lei ride forse perché non sa che dire. Mi butto con le parole e alla fine accetta di passare un po' di tempo assieme dopo la chiusura del negozio subito dopo le nove.
    
    Finalmente arriva e, vedendola da lontano, sento di desiderarla veramente. Lei mi dice che è stata pazza ad accettare quell'invito, non tanto facendo riferimento alle classiche virtù femminili, ma per non aver avuto nemmeno la possibilità di passare da casa a cambiarsi. Ma va bene così e poi ora è troppo tardi per farlo.
    
    Entrambi vogliamo una serata semplice e decidiamo di cenare con una coppa gelato al tavolo all'aperto lì in centro città. Vuole che sia io a parlare, a raccontare, e, in quelle poche parole che dice, emerge l'inclinazione meridionale. Ma ciò che trovo davvero sexy nella sua voce è sapere che vuole essere femminile. Mi dice ha dovuto interrompere la vita in Puglia senza specificare il perché ma, vista la situazione, è facile intuirlo. ...