1. Monica, la libraia


    Data: 04/09/2018, Categorie: Trans Autore: verdissimo, Fonte: Annunci69

    CAPITOLO 1
    
    Ero annoiato in casa con la sensazione di buttare via del tempo prezioso siccome consideravo che quello era una bel pomeriggio di fine agosto e che sarei dovuto andare a lavorare il giorno dopo, lunedì.
    
    Decido così di fare il mio solito giro nel centro della mia città. Da casa mia alla piazza centrale occorre appena un quarto d'ora a piedi. Un percorso che ho fatto migliaia di volte al punto da conoscere a memoria ogni metro di quel marciapiede.
    
    Appena arrivo, come al solito vengo deliziato da ciò che mi circonda. Ho viaggiato tanto, anzi tantissimo, nella mia vita e devo dire che noi italiani abbiano una gran fortuna. Molte delle nostre città, fra cui anche quelle di provincia e di modeste dimensioni, potrebbero vantare un centro storico superiore, in pregio e bellezza, a quello di molte capitali e città ben più importanti al mondo...
    
    L'emozione che la piazza con i suoi ornamenti mi suscita però passa in fretta per essere invece sostituita dalla noia di quel pomeriggio assolato e privo di movimento, ed mi ritrovo a chiedermi che cosa avrei potuto fare per sfruttare al meglio quel bel tardo pomeriggio, visto che l'indomani sarei dovuto tornare in ufficio e per un'intera settimana. L'idea di entrare in un bar non mi attraeva, non sapevo cosa avrei potuto consumare a quell'ora e trovo i bar in piena estate davvero deprimenti. Quindi cammino un po' a caso, percorrono parzialmente i corsi che partono dalla piazza, e poi torno indietro. In uno di questi ...
    ... corsi finalmente trovo qualcosa che potrebbe essere interessante. Qualcosa che avresti facilmente trovato anche in un'altra città; e in cui avrei potuto trascorrere almeno una buona mezz'ora e, quindi, dare senso a quella mia passeggiata prima di cena. C'era una libreria aperta.
    
    Infatti uno dei tanti vantaggi che la grande distribuzione offre è che adatta i suoi l'orari non solo a quelli della clientela infrasettimanale, ma anche a quelli dei soli curiosi, come il sottoscritto quella volta; di quelli che entrano nei negozi e li pascolano per ore per poi uscire senza comprare nulla, perciò senza tirare fuori un centesimo.
    
    Entro quindi col pretesto di dare un'occhiata alla guide turistiche del Giappone siccome dopo tre settimane ci sarei andato in vacanza (per la quarta volta!), poi avrei sicuramente sfogliato qualche libro di narrativa di viaggio e, di sicuro, qualcos'altro in lingua inglese per tenere vivo quel po' che ho di quella lingua.
    
    Proprio mentre sfogliavo tre o quattro guide nipponiche contemporaneamente, sento chiaramente delle voci provenire dall'area che dà verso l'uscita, ovvero dietro di me. Le sento in sottofondo e non do loro importanza. Sono solo alcune delle tante voci che si possono sentire in una libreria quasi deserta ad agosto e non meritano quindi alcuna attenzione. Poi comincio a distinguerne una particolarmente limpida e soave che si stagliava dal resto, ma ciò che desta in me l'attenzione per essa è la sua dubbia femminilità.
    
    Mi giro e la ...
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