1. Gin e la proposta di Ambra. 1


    Data: 04/06/2024, Categorie: Racconti Erotici, Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Elimo, Fonte: RaccontiMilu

    Vieni a vivere, con me… e poi un altro drink… Il quarto? forse il quinto… e i suoi occhi famelici sempre puntati su di Te, da sempre… E poi fu un bacio, un bacio di donna… matura, molto matura, anche troppo matura per i tuoi quaranta anni… ma donna ricca… ricca di esperienza, di seduzione, di trasgressione… di lussuria… in quel salotto di uno yacht miliardario, attraccato poco al largo della Tua isola, tra sete e broccati e uno statuario cameriere di colore, che vi guardava e che guardavi…
    
    “Ti vedo distratta…” “Si… lui… mi guarda!” “Ti eccita? dimmi la verità… è da quando siamo arrivati che lo guardi…” “Si… mi eccita Lui… il suo… arnese… sembra grosso… e mi sembra… cresca… Ahahaha…” “Si, il mio Abu ecciterebbe chiunque: è molto giovane, ma è statuario, scuro, scolpito, sembra una statua di un Dio… Ha pure un culo da paura, non so se lo hai già visto in costume, giù in paese: gli faccio usare sempre costumini bianchi che contengono a mala pena il tutto a riposo… “Si, Ahahaha”… “Ti piace, vero? Ma a chi non piace… Lui, è la perfezione, ovunque, pure tra le cosce, prepotente… Vedi comincia ed essere eccitato, ma resta serio, immobile, non fa un fiato nella sua divisa bianca, di cotone sottile… ma là sotto, Vedi…Gli urla!!! Gli vedi il cazzo come comincia a crescere?” “Si…si vede” “Ora te lo faccio vedere meglio, vieni qui, Abu, avvicinati…” Nel vedere avvicinarsi il cameriere di colore entrasti in confusione e non sapevi più cosa fare, stavi lì immobile con gli occhi fissi ...
    ... sul suo basso ventre guardando quel vistoso turgore che cresceva e che ormai, per ordine di Ambra, non si poteva più ignorare. Forse, anche lui era stranito di vedere adagiata su quei cuscini… una giovane mamma come Te, candida, per bene, educata, borghese… “Tiralo fuori, Abu… Fai vedere il Tuo serpente del peccato” “Ti piace?… Si, vero?… Dai, accarezzalo pure!” Ti disse Ambra. “Davvero… posso toccarlo?” Rispondesti quasi timida. “Certamente te lo dico io che puoi. Su toccalo!” Ti esortò. I cocktail avevo fatto effetto abbassando i tuoi freni inibitori e ti avvicinasti timidamente a Lui allungando il braccio e sfiorando con la mano di porcellana la pelle nera del suo pacco… eri impacciata, timorosa di toccare quel cazzo che già sentivi incandescente, mentre continuavi a fissarlo tra le gambe, aumentando con il tuo imbarazzo e la tua vergogna, l’intensità dello sguardo senile e lascivo di Ambra… Strabuzzasti gli occhi eccitata per quello che vivevi…per quello che vedevi, per quella vecchia lesbica così seducente addosso a Te… e quel cazzo da Mandingo, possente e smisurato che ormai si stagliava da quel sottile pantalone di cotone, a pochi cm dalle tue dita e dal tuo viso…
    
    Anche Ambra moriva dalla voglia… ma era una voglia diversa, che le cresceva da una settimana, da quando ti aveva visto e aveva deciso che saresti stata sua… a qualunque costo. Ambra, che ora voleva osservare la tua figa senza peli, perché che non portavi l’intimo glielo avevi confessato al pochi cocktail ...
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