Racconti Trucidi – 1 – Napoli – Sara e quella maledetta Croazia
Data: 02/06/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: ZioPaolo, Fonte: RaccontiMilu
... portato qualche bibita e, naturalmente, lo slivovitz. Bevemmo un po’, loro mi obbligarono a bere ancora slivovitz, sotto il sole e a digiuno era la cosa più giusta da fare, ovviamente…..
Volevo fare un bagno ma mi dissero che loro volevano ancora divertirsi un po’. Parlavano sempre di più tra di loro in croato, sempre guardando me. Continuavano a palparmi in maniera molto volgare, a piene mani, ridendo sguaiatamente, mi mettevano le dita nella fica e poi in bocca, mi davano continuamente piccole sberle, non molto forti ma “si sentivano”, in faccia, sul culo, sulle tette. Continuavo a sentirmi sempre di più preda, sentivo anche un po’ di paura, ma la eccitazione che sentivo era più forte. Ero costantemente bagnata, loro lo sentivano e, ridendo sguaiatamente, continuavano a toccarmi dicendo chissà cosa.
Dopo un po’ i loro cazzi erano di nuovo in tiro e senza troppi preamboli mi fecero capire che adesso dovevo darmi da fare io.
“Prima ti abbiamo fatto divertire noi. Adesso facci vedere cosa sei capace di fare!” mi disse Mirko sbattendomi il cazzo davanti alla bocca. Mi misi in ginocchio e cominciai a spompinarlo, poi lo feci anche a Goran. Sentivo che si stavano di nuovo eccitando alla morte e questo mi mi fece sentire potentissima in quel momento.
Non resistettero molto però, continuavano a palparmi a infilarmi le dita nella fica e nel culo, a dirmi di tutto, però volevano di più. Così dopo un po’ del mio lavoro di bocca, Mirko si sdraiò a pancia in su, mi ...
... presero e mi impalarono sul suo cazzo; poi Goran aiutandosi con un po’ di crema e penetrando poco a poco me lo infilò tutto in culo. Non fu facile, però evidentemente erano già esperti in questa “manovra” perché lo fecero molto bene e senza farmi molto male, solo un pochino. Una volta che i due cazzi erano ben ficcati nel mio corpo, si misero di fianco sulla sabbia, mi divaricarono bene le gambe e cominciarono a pomparmi. Erano bravi, in poco tempo avevano sincronizzato bene i movimenti: in alcuni momenti quando uno usciva l’ altro entrava, in altri cercavan l’ entrata e l’ uscita contemporaneamente; si parlavano mentre facevano questi giochi me ridevano come pazzi, dandomi delle gran sberle sul culo e qualcuna anche in faccia (soprattutto Mirko). Io che avevo vissuto questa esperienza solo nelle mie fantasie, ho perso completamente il controllo: ho perso il conto degli orgasmi, uno più intenso dell’ altro fino a quasi perdere coscienza di quello che stavo facendo. Loro mi hanno pompato di brutto per un tempo infinito, mi hanno letteralmente sfondato, poi, credo cercando di coordinare anche questo momento, mi sborrarono dentro quasi nello stesso momento. Anche per loro questa volta doveva essere stata di grande soddisfazione, almeno a giudicare dai loro rantoli e dai loro grugniti. Per un po’ rimanemmo uniti, aggrovigliati in questa posizione fantastica. Poi, mi estrassero i cazzi e rimanemmo distesi sulla sabbia senza dire niente.
Un bagno, questo era quello che ci voleva; ci ...