Startrail con Dolomiti – 5
Data: 01/06/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
Nelle puntate precedenti:La gente pensa che se sei un seduttore tu voglia chiavare qualunque donna che respiri: Lucio, poi, sembra proprio non capire che chi che mi interessa è Emma e non Gala. Gala, poi, come ha visto su Instagram la foto di Emma scattata dal sottoscritto dà fuori di matto, inizia ad insultarmi perché costretta a farsi fotografare da quella mezzasega di Arturo e non da me (ma immagino che la sua rabbia sia causata soprattutto dalla didascalia che la mia amante ha aggiunto alla foto, descrivendo con dovizia di particolari l’orgasmo che le ho dato con un paio di dita). Per lo meno, la scopata alle luci delle stelle con Emma è stata fantastica e soddisfatto entrambi, mentre la sua fotocamera scattava foto a lunga esposizione alle Dolomiti con le stelle che scivolavano lentamente nella volta celeste.
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Rientrammo al Cadore la mattina successiva, verso le sette, quando sembrava che tutti i clienti dell’albergo fossero ancora immersi nel sonno. Io mi ero svegliato attorno alle quattro, quando il sole, maledetto infame, quel giorno aveva deciso di sorgere proprio nel passo tra due montagne. Emma, abbracciata a me e che aveva dormito come un sasso e con un continuo sorriso sul viso, si era ridestata poco dopo. Aveva fatto letteralmente le fusa strofinandosi sul mio petto, mi aveva salutato augurandomi il buon giorno con una voce afona, quasi ...
... impercettibile, quindi aveva abbassato una mano sul mio cazzo che, in parte per il suo tipico comportamento mattutino ma soprattutto per i due seni conficcati nel mio fianco, aveva deciso di presentarsi alla nuova giornata con un vigore che gli invidiai. Dopo la notte passata, mi ero chiesto come avesse la forza di avere un’erezione. A Emma, evidentemente, la cosa non importava: prima lo aveva afferrato, segandolo lentamente, baciandomi con ardore sul collo, poi era scesa completamente fino al mio inguine e se lo era messo in bocca. Passò i minuti successivi a succhiarlo, nonostante fosse stato incrostato di sborra e ambrosia secchi, scaglie di liquidi sessuali che avevano smesso di essere in forma liquida già da un pezzo. Non aveva detto comunque nulla. Probabilmente aveva sentito il bisogno di ringraziarmi per il sesso della notte appena trascorsa, o per le tre ore di sonno che era stata costretta a passare su delle rocce… In ogni caso, le ero venuto di nuovo in bocca, la sua lingua che aveva accarezzato il bordo sensibile del mio prepuzio mentre svuotavo il poco che si era formato nei miei coglioni in quella manciata di ore di riposo. Per un istante mi era passata per la mente la domanda se fosse stata così brava anche con il suo ex che la denigrava o se era un impegno riservato solo a qualche ‘diversivo’ che di tanto in tanto (o di spesso in spesso, lo ignoravo completamente) si concedeva. Magari, avevo pensato, io ero uno di quelli, e il suo ex non era affatto ‘ex’. In quel ...