Cap 7. come sono diventato il suo schiavetto
Data: 27/05/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Cows64, Fonte: Annunci69
... cose non andavano bene.
“Buonasera signora, mi spiace doverle portare questa notizia, ma dovrebbe seguirci in ospedale, suo figlio è stato ricoverato”
Mia mamma quasi svenne e Flavia con lei, il poliziotto entrò e fece sedere mia mamma e Flavia sul divano. “Cosa è successo al mio ragazzo?” chiese mia mamma
“Signora, crediamo che sia stato prelevato da dei camionisti lungo la strada, e poi sia stato da loro violentato e picchiato. Mi dispiace signora, ma il medico ha detto che si riprenderà, ha solo perso molto sangue ed è molto debole, ma si riprenderà”
Flavia si sentì morire, sapeva che quanto era successo era solo colpa sua, e non sapeva darsi pace ne poteva perdonarsi.
Andò con mia mamma in ospedale, io ero in uno stato di incoscienza per i farmaci che mi avevano dato e sentivo solo delle voci confuse intorno a me, e sentivo mani che mi accarezzavano e gocce di lacrime che mi colpivano sulle guance.
Ad un certo punto aprii gli occhi e vidi che mia mamma era addormentata sulla poltrona ...
... in fondo al letto e Flavia invece era con la testa sul mio braccio e mi stringeva la mano. Le strinsi piano la mano me lei si destò subito, gli occhi erano gonfi di lacrime e mi guardò con un’espressione ferita. Odiavo vederla così, le accarezzai la guancia e le dissi “Scusami Flavia, perdonami se sono scappato”
Con quelle parole vidi che gli occhi di Flavia si riempivano di lacrime e sentii le sue labbra posarsi sulle mie
“Amore mio, tu non hai nulla di cui scusarti, sono io la stronza e se vorrai sparirò dalla tua vita, cosi non potrò più farti del male”
“No amore mio, non voglio perderti, ma sono io che ti ho portato a quello stadio, è solo colpa mia, non sono un vero uomo, forse staresti meglio senza di me, ti metterei solo in imbarazzo”
“Tesoro mio, tu sei l’unico uomo che voglio, e non ci sarà più nessuno al di fuori di te, se mi vorrai ancora” “Ti amo principessa, certo che ti voglio ancora”
Flavia ormai piangeva come un fiume in piena, ma ora erano lacrime di felicità, e non di dolore.