Cap 7. come sono diventato il suo schiavetto
Data: 27/05/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Cows64, Fonte: Annunci69
... l’unica cosa che potessi fare era di lasciarli fare e resistere, che prima o poi sarebbe finita.
Sentii Valerio che si sistemava dietro di me, Luca sfilò il cazzo dal mio culo e poi insieme puntarono le loro cappelle sul buchetto, e senza nessuna pietà infilarono i loro cazzoni dentro. Sentii un dolore tremendo Luca mi mise la mano sulla bocca per impedirmi di urlare ma non si fermò. Continuò a scoparmi in doppia con Valerio, sentivo i loro cazzoni sfondarmi senza pietà, l’unica cosa che volevo era che finissero presto.
Ma non sarei stato così fortunato....
Luca e Valerio mi riempirono di sborra uno dopo l’altro, quando sfilarono i loro cazzi sentii come se mi stessero svuotando con un aspirapolvere, sentii il loro sperma uscire dal mio culo sfondato e speravo che fosse solo quello.
Non ebbi nemmeno il tempo di asciugarmi che Mario si sdraiò al mio fianco e mi prese e mi calò sul suo cazzone, che entrò senza problemi visto che ormai ero dilatato come non mai. Ma il dolore era sempre tanto, ed il suo cazzo era comunque enorme. Purtroppo non era finita li, infatti Vittorio si posizionò dietro di me e senza pausa spinse anche il suo cazzo dentro. Era troppo, sentii un dolore atroce e mentre loro pompavano come matti persi letteralmente i sensi.
Non so quanto tempo rimasi svenuto, ma credo un bel po’. I miei aguzzini, dopo avermi violentato per paura di essere denunciati mi sdraiarono su una panchina del parcheggio mezzo nudo, visto che ormai erano rimasti solo i ...
... loro di camion e non c’era video sorveglianza in quel parcheggio. Mi avevano tolto le calze e la mutandina sicuramente per tenerle come trofeo, ma almeno mi avevano rimesso i jeans.
Vengo all’improvviso svegliato da una mano che mi carezza la guancia e da una voce femminile.
“Ehi piccolo, tranquillo, abbiamo chiamato un’ambulanza, presto starai bene”
Era una coppia che si era fermata per una breve sosta ed aveva visto che ero mezzo nudo sulla panchina, cosi si erano avvicinati ed avevano notato che i miei jeans erano pieni di sangue ed avevano capito subito che ero stato violentato.
Quando arrivò l’ambulanza ricordo che venni tirato su ma come fui dentro feci solo in tempo a dare l’indirizzo di casa mia che svenni di nuovo.
Nel frattempo, Flavia era arrivata a casa mia e con le lacrime aveva avvisato mia madre che avevamo litigato e che io me ne ero andato da solo e che lei mi aveva cercato a lungo ma non mi aveva trovato, ed era preoccupata. Mia mamma la abbracciò e le disse di stare tranquilla che tutto si sarebbe risolto, Marco è
in gamba e vedrai che presto tornerà a casa. Flavia era distrutta e mia mamma era sempre dolce come al solito, e la coccolò con carezze dolci parole.
Quando suonò il campanello mia mamma si alzò e disse a Flavia “Visto? Te l’avevo detto che era tutto a posto e che Marco sarebbe arrivato presto”
Anche Flavia si alzò per andare alla porta ma quando mia mamma la aprì, invece di vedere me videro un poliziotto, e capirono che le ...