1. Il solito ragazzo della porta accanto


    Data: 03/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... alle mie caviglie.
    
    Raffaele sbarrò gli occhi quando vide le dimensioni del mio anaconda.
    
    “Cazzo! Di cosa si alimenta quella cosa!”
    
    Sorrisi.
    
    “Di ragazzi eccitanti come te!”
    
    Lui continuò a carezzarsi il pene mentre guardava il film, io guardavo lui. Desideravo ardentemente avere in bocca quel gustoso pezzo di carne d’uomo ma non sapevo come l’avrebbe presa lui.
    
    Ancora una volta fu il fato a decidere.
    
    Lui si rivolse a me e sorrise.
    
    “Vuoi succhiarmi il cazzo?”
    
    Finsi di essere sorpreso.
    
    “Prego?”
    
    Lui rise.
    
    “Dai! Non penserai che non abbia visto il modo in cui mi guardavi sempre!”
    
    Capii di essere stato sorpreso, lui aveva progettato tutto.
    
    Mi venne l’acquolina in bocca a vedere la sua mano scivolare su e giù sull’asta carnosa.
    
    Non sapevo come sarebbe finita quella sera ma intendevo goderne ogni minuto!
    
    Non ci potevo credere! Avevo sempre sognato di fare sesso con un bel fusto ed ora ce n’era uno sul mio divano che si carezzava la grossa verga.
    
    Mi sorrise furbescamente.
    
    “Forza! So che è da tanto che ti ecciti per me!”
    
    Sorrisi.
    
    “Come hai fatto a capirlo?”
    
    Le sue piene labbra rosse si trasformarono su in un ghigno.
    
    “Cosa pensi che avrei voluto fare io?”
    
    Accennai col capo.
    
    Lui dimenò il cazzo semi duro.
    
    “Allora?”
    
    Il mio cervello pensò che non era una buona idea, Raffaele aveva solo vent’anni ed io trentuno.
    
    Ma il mio corpo aveva altre idee, voleva quasi dolorosamente fare l’amore dolcemente, lentamente con ...
    ... quel ragazzo.
    
    Mi chinai e pigiai le labbra contro le sue, erano lisce e lievemente umide. Spinsi in fuori la lingua, lui, capendo cosa volevo, aprì la bocca ed io spinsi ve la spinsi dentro.
    
    Mentre lo facevamo feci lentamente scivolare in giù una mano sul suo corpo liscio, muscoloso e sodo, raggiunsi il suo uccello appoggiato al suo stomaco.
    
    “Sei sicuro di volerlo fare?”
    
    Lui sorrise e mi tirò a sé per un altro bacio appassionato.
    
    Dio, quanto era bello!
    
    Afferrai suo liscio cazzo nella mia mano e cominciai a menarlo.
    
    Lui ansimò e chiuse gli occhi.
    
    “Mmmm!”
    
    Fece le fusa come un gattino.
    
    Leccai e mordicchiai la carne tenera del suo collo prima di scendere ai due capezzoli.
    
    Ci restai un po’ prima di scendere, leccando, allo stomaco piatto.
    
    La sua pelle era calda ed aveva un profumo di pulito. Il suo corpo era praticamente glabro, gli unici peli erano il cespuglio regolato che incoronava il suo pene dall’aspetto gustoso.
    
    Il mio cazzo era duro come una verga di ferro e colava pre eiaculazione.
    
    Raffaele guardò la mia erezione e sorrise.
    
    “Sembra che a qualcuno piaccia.”
    
    Accennai col capo.
    
    “Facciamo un 69?”
    
    Fu la sua volta di accennare col capo.
    
    Ci mettemmo in posizione con lui su di me, la sua testa posizionata sul mio cazzo ed il suo cazzo che penzolava sopra la mia bocca.
    
    Ansimai quando sentii le sue calde labbra umide scivolare sulla mia cappella.
    
    Afferrai le sue natiche sode e lisce e le tirai a me. Aprii la bocca e mi ...