1. Colpa e desiderio


    Data: 23/05/2024, Categorie: Trans Autore: Lorycrossdresser, Fonte: Annunci69

    ... bellissimo”, ma non lo guardo.
    
    “Lascia stare papà che è stanco morto, adesso mangi qualcosa e vai a dormire, va bene?”, interviene Monica.
    
    “Ti piace il cazzo lo so!”, “Cosa?”, no, non può aver detto questo, i pensieri si sovrappongono.
    
    Correre, devo correre, devo andare veloce, non devo lasciare che la valanga dei sensi di colpa mi raggiunga, devo fingere, ho mal di testa, devo scappare.
    
    Ho quasi paura a toccare mia figlia, non sono degno del suo amore, della sua innocenza, non io, non Lory la troia.
    
    Lascio Giulia e chiedo di Matteo, mio figlio maggiore.
    
    “Sta in camera sua sempre con il telefonino, devi dirgli qualcosa, fai il padre!” sentenzia Monica mentre con uno straccio asciuga il coperchio di una pentola.
    
    Io non posso fare il padre, il padre non si mette le calze a rete, non si fa scopare come una cagna davanti allo specchio!
    
    Fai il padre! Fai il padre! Fai il padre!
    
    “Non oggi, ho troppo mal di testa”, non oggi, ti piace il cazzo troia! Non posso fare il padre, non oggi.
    
    Dal salone si affaccia pigramente Lapo il can, nome che ho dato io ad un grosso e sedentario labrador, lui mi scodinzola e mi copre la mano di saliva.
    
    Lecca troia!
    
    Anche lui riconosce il suo padrone, sono io che continuo a non riconoscermi.
    
    In bagno mi faccio un’altra doccia, tanto so che non serve a nulla, l’odore di sperma è ancora lì, sotto le unghie, non va via, e neanche l’odore della puttana che è in me.
    
    La notte con il suo silenzio mi viene ...
    ... incontro.
    
    Sono le tre e tutto tace, io non riesco a dormire.
    
    I miei occhi fissano un punto non ben identificato del soffitto, mentre con il naso respiro il buio che è intorno a me e che poi si deposita nel buio che ho nell’anima.
    
    Nero su nero, paura su paura.
    
    Monica è profondamente addormentata al mio fianco, nella penombra della stanza posso intravedere la sua siluette.
    
    Accarezzo l’aria su di lei lasciando scorrere le mie dita a pochi centimetri dai suoi fianchi di donna per poi scivolare lungo la sua vita sottile.
    
    I cappelli sono sparsi sul cuscino, mi avvicino e sento il suo profumo, quel meraviglioso profumo di femmina.
    
    Basta mi alzo.
    
    Con i piedi nudi giro per casa, tutti dormono.
    
    Apro piano la porta della camera di Giulia.
    
    Sento il suo respiro profondo, vorrei carezzarla ma poi rinuncio, le tiro su bene le coperte e raccolgo da terra Bruno, l’orsacchiotto di peluche e glielo metto vicino.
    
    La mia bambina, mossa da chissà quale istinto, si gira dormendo, afferra l’orso e continua il suo sonno.
    
    Matteo dorme in posizioni assurde.
    
    Ha una gamba di fuori e le braccia larghe, ha 16 anni Matteo, è quasi un uomo.
    
    Quasi, come quasi è un uomo suo padre, ma lui questo non lo sa, non lo dovrà mai sapere.
    
    Mi siedo in salone e anche Lapo, il can, si alza fa un giro su se stesso e si rimette a dormire.
    
    Così finalmente, alle tre di notte con la casa profondamente addormentata, così finalmente da solo nel buio sono riuscito a piangere.
    
    Dedicata a tutti ...
«12...6789»