1. Colpa e desiderio


    Data: 23/05/2024, Categorie: Trans Autore: Lorycrossdresser, Fonte: Annunci69

    ... vita.
    
    Mi alzo, mi sento sporca, ci salutiamo con un pudico bacio sulla guancia, Maschio72 apre la porta del motel, stanza 025, quelle al piano terra, e scompare.
    
    Sono sola!
    
    Mi sento sporca, tolgo tutto ciò che ho indosso, via calze, via perizoma, guepiere, via la parrucca.
    
    Sono nuda adesso, ma il mio corpo è quello di un uomo, dove sta Lory?
    
    Mi infilo sotto la doccia, una cascata rovente nel tentativo di purificare anima e corpo.
    
    Lascio che l’acqua scorra bollente su di me, strofino forte il volto con il sapone per togliere ogni traccia di trucco.
    
    Gli occhi mi bruciano e quel dolore è quasi piacevole, devo infliggere al mio corpo una punizione per quella voglia irresistibile di provare piacere.
    
    Finisco di togliere i rimasugli di matita con il latte detergente e lo smalto con l’acetone, alla fine sono solo io.
    
    Lory è lontana, ma tanto so che tornerà, come tante volte è stata cacciata e tante volte è tornata, ma adesso davanti allo specchio ci sono solo io, io con le mie paure.
    
    Mi vesto lentamente, questa volta con camicia e pantaloni, mentre tutto ciò che riguardava quell’altra parte di me è già finito alla rinfusa nel borsone segreto.
    
    Perché, mi chiedo, anzi non me lo chiedo più, tanto so che non ci sono risposte.
    
    Vorrei sparire, essere ingoiato dal nulla, ma non è possibile, e il peggio deve ancora venire.
    
    Prendo il cellulare, lo guado, lo schermo è spento.
    
    Lo guardo senza riuscire a trovare il coraggio di accenderlo, lo devo ...
    ... fare, chiudo gli occhi, non voglio vedere, appoggio il dito dalla parte posteriore e un leggera vibrazione mi fa capire che mi ha riconosciuto.
    
    Ma quanto sono bravi i cellulari, loro riconoscono il padrone, è il padrone che non si riconosce.
    
    “Chiama Monica cellulare viva voce!” scandisco con chiarezza, “Va bene, chiamata in corso Monica cellulare in viva voce” risponde la voce metallica del sintetizzatore vocale.
    
    Sento squillare, mi siedo, respiro, cerco di racimolare le forze, “Ciao tesoro! Come va? Come è andata la riunione? Stai tornando?”.
    
    Monica, mia moglie mi sommerge completamente di parole e di domande, lei è entusiasta, è felice della vita, crede nella forza del sorriso.
    
    Provo a rispondere ma non ci riesco.
    
    “Pronto? Ci sei?”, respiro apro gli occhi, “Si ciao tesoro eccomi”.
    
    “Mamma mia che voce? Tutto bene?”, “Si adesso arrivo, poi ti racconto”, “Dai ti aspettiamo!”, “Si arrivo”.
    
    Ti aspettiamo, quel plurale mi terrorizza!
    
    Lascio il motel silenzioso e furtivo come fossi un ladro e come per incanto mi ritrovo proiettato nella terribile quotidianità della mia vita.
    
    “Papà, papà ho fatto un disegno guarda che bello!” Giulia, la mia figlia più piccola di tre anni mi corre incontro con un foglio in mano.
    
    La sollevo da terra con leggerezza, il mio braccio non è più quello delicato e morbido di Lory, ma quello forte e solido di un buon padre di famiglia.
    
    “Papà perché hai il rossetto?”, “Cosà?”, “Il rospetto che ho disegnato ti piace?”, “si ...
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