1. Una serra per coltivare...relazioni (1)


    Data: 02/09/2018, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... pausa pranzo. Salendo sul furgone, vide Nunzia su una terrazza della villa, quella che fungeva anche da copertura sul garage. Stava stendendo ad asciugare della biancheria appena lavata, appendendola a dei fili tesi su quel terrazzo. Era aderente e corto il vestitino azzurro di Nunzia, con l'abbottonatura davanti come quelle divise tipiche delle bambinaie di una volta. Chissà se alcuni bottoni erano usciti dalle asole a causa dei ripetuti movimenti di Nunzia (chinarsi a prendere i panni bagnati in basso e sollevarsi per stenderli al filo) o se li era sbottonati lei per il caldo, fatto è che una lieve folata di vento sollevò le due parti sbottonate e l'artigiano che stava proprio di fronte al garage, vide ed apprezzò molto anche il corpo della ragazza. Sorrise tra sé e pensò “Pure questa me la farò”
    
    Nel pomeriggio oltre la tecnica per arrivare a Patrizia incominciò a mettere in pratica anche quella per far colpo sulla cameriera . Le persone più giovani, e Nunzia era giovane, secondo la sua teoria sono meno attente ai corteggiamenti galanti e più interessare alla concretezza. Cosa poteva essere più concreto dell'esibire la sua fisicità? Fisico di uomo ben rifinito da madre natura, attentamente curato dalla suo tipo di alimentazione e muscoloso ma non da palestrato ma dal tipo di attività che svolgeva. Sapendo di essere già abbronzato, per esibizionismo interessato si mise al lavoro non più in tuta come al mattino, ma in calzoncini corti e a dorso nudo, studiando anche i ...
    ... movimenti per far risaltare la sua muscolatura e attento al posizionarsi in modo da poter essere visto dalla casa.
    
    Anche per richiamare l'attenzione su di se fece deliberatamente qualche rumore di troppo ad inizio ripresa del lavoro. Era certo che da dietro le persiane la giovane cameriera lo stesse spiando.
    
    Si sbagliava: non sapeva che la giovane lavorava nella villa solo tre mattinate a settimana Invece dalla casa lo vide la padrona, Patrizia. che dalla finestra della sua stanza guardava l'uomo lavorare, più attenta a valutare l'uomo che il lavoro che quello stava facendo.
    
    Non l'avevano lasciata indifferente gli sguardi insistenti che l'uomo le aveva rivolto al mattino, troppo prolungati, troppo “invasivi”, troppo “virili”. Ora avrebbe voluto guardare lei quell'uomo da vicino, vicino, con l'insistenza che aveva usato lui al mattino su di lei. Non era, sinora, “eccitazione” quella che provava ma solo disagio, anzi, un'amara nostalgia. Nostalgia di quanto anche lei aveva avuto poco più di trent'anni, come più o meno poteva avere Osvaldo, ed anche il suo corpo era stato attraente e lei aveva goduto nel sentirsi guardata, ammirata, desiderata dagli uomini, invidiata dalle donne. Considerava quell'età lontana e si sentiva come non più all'altezza di attrarre gli uomini. Non che prima si fosse fatta sedurre da una marea di uomini, questo no, era stata una moglie fedele e soprattutto una mamma, ma anche senza concedere nulla le era piaciuto esibirsi un tempo ed avrebbe ...
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