1. Il sesso estremo di Patrizia


    Data: 19/05/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Hardcore, Anale Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... Lo presi per il polso, usavo la sua mano come se fosse stata un cazzo. La guidavo avanti e indietro nella mia figa fradicia di umori.
    
    L’uomo con la mano libera si era sbottonato i pantaloni e tirato fuori l’uccello, si stava masturbando.
    
    - sborrala in faccia –
    
    tolse la sua mano dalla mia figa, sostituita dalla mia, si alzò, continuò a masturbarsi con il cazzo a pochi centimetri dal mio viso, finchè non me lo riempì con i suoi schizzi caldi.
    
    Venni anch’io, come una puttana.
    
    - Ora vattene – gli disse Simone
    
    Patrizia aveva la sborra dell’uomo sui capelli, su un occhio e sulle labbra; le colava ai lati della bocca.
    
    - Vai a lavarti, ho altri programmi per te e Daniela –
    
    Entrai in casa con le chiavi che mi aveva dato Daniela per prenderle dei documenti. La mamma di Daniela, la mia ragazza, stava lavando i piatti in cucina; indossava una vestaglietta di cotone leggero piuttosto corta. Non credo mi avesse sentito. E’ proprio una bella donna, con un gran bel culo che stavo imparando a conoscere bene. Le arrivai dietro cingendole la vita con un braccio infilandole una mano nella camicetta.
    
    - Senza reggiseno… la solita vacca -
    
    - Simooooone! -
    
    - Mi piacciono le tue tettone -
    
    - Smettila –
    
    La palpavo a piene mani e i suoi capezzoli eretti dicevano che le piaceva. Ne presi uno tra le dita, lo strinsi
    
    - Piano, mi fai male -
    
    - E’ duro, mi piace -
    
    Strinsi ancora, tirandolo. Il suo corpo era contro il mio, mi piaceva sentire il suo culo dimenarsi ...
    ... contro il mio cazzo. La sollevai senza fatica portandola nella sua camera. La misi supina sul letto, le tenevo un braccio dietro la schiena, con la mano libera le sollevai la vestaglia e le strappai letteralmente gli slip.
    
    - Simone… ti prego –
    
    - Te l’ho detto: finchè tua figlia non si lascia prendere il culetto mi prendo il tuo, tutte le volte che ne ho voglia –
    
    Tirai fuori il cazzo dai pantaloni e glielo misi tra le cosce. Cominciai a spingere verso la figa.
    
    Simone aveva un cazzo grosso, lungo e duro. Ed era giovane. Capivo perché mia figlia non lo volesse provare. Già pensarlo piantato nella sua fighetta mi pareva tanto, anche se devo confessare che immaginarla scopata da quel cazzone mi scaldava un po’.
    
    Ero una liceale di sedici anni quando mio cugino Gianfi mi aveva sverginato il culetto. Lui e il suo amico Marco si erano divertiti per tutta l’estate con me, da soli o insieme. Ero la loro puttanella da esibire, scopare e anche fare scopare, che ne avessi voglia o meno.
    
    Gli uomini che ho avuto, con poche eccezioni, si sono sempre presi il mio culo, soddisfa il loro desiderio di dominarmi e umiliarmi ed io godo con il culo come e meglio che con la figa.
    
    Il cazzo di Simone era sicuramente tra i più grossi che avessi preso e adesso lo sentivo avanzare tra le mie cosce verso la mia passerina dove si sarebbe fermato un po’ prima di cambiare ingresso. Entrò facilmente.
    
    - Sei una mammina calda, sempre pronta a prendere cazzi –
    
    - Ti eccitano le mammine ...
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