1. Il sesso estremo di Patrizia


    Data: 19/05/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Hardcore, Anale Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... ricevevo. Mi facevano male anche per la strizzata che mi aveva dato.
    
    - Ora toccati, porcona –
    
    Mi aveva preso le mani portandomele sula figa. Le mie poppe erano così strette tra le mie braccia, ancora più in evidenza. Strinse entrambi i capezzoli fra le dita, tirandoli forte, verso di sè
    
    - Sono duri, sei una cagna in calore –
    
    - Mi fai male –
    
    - Mi piace –
    
    - Basta..Simone.. Basta –
    
    - Ho appena iniziato, se vuoi il mio cazzo devi guadagnartelo –
    
    - Dai … -
    
    Smise di pomparmi
    
    - Allora smetto? -
    
    - Continua… ti prego –
    
    - Sei una puttana cazzo dipendente. Ne vuoi ancora? –
    
    - Riempimi, maiale –
    
    Mi lasciò i capezzoli;
    
    - Mi devi rispettare, troia – rise e contemporaneamente mi diede due ceffoni sulle tette, a mano piena, uno per lato. E subito dopo altri due, dall’alto verso il basso. E ricomincio a fottermi.
    
    Mi venne in mente mia figlia Daniela, messa a pecorina, il suo corpo trafitto da quel cazzone, la sua passerina, che immaginavo stretta allargata e violata da Simone che mentre la scopava le palpava le tettine, le tormentava i capezzoli. Mi stavo bagnando sempre di più.
    
    - Toccati ancora, senza smettere.
    
    Avevo il clitoride gonfio e duro, non ci misi molto a venire. Ululavo mentre Simone tenendomi per i fianchi mi faceva saltare sul suo cazzone.
    
    Patrizia era una cagna in calore; mi stringeva l’uccello con il culo, mungendolo. La sentii venire e la riempii di sborra a mia volta.
    
    Il guardone era sempre lì.
    
    - Certo che hai ...
    ... dato un bello spettacolo –
    
    - Non capisco –
    
    - Girati –
    
    Si voltò verso la finestra e vide l’uomo
    
    - Lo sapevi? – era rossa in viso
    
    - E’ li dall’inizio, conosce il tuo culo meglio di te –
    
    - Mandalo via –
    
    - Lo faccio entrare invece, avrà bisogno di uno sfogo –
    
    - Sei impazzito? –
    
    - Aprigli – si era alzata, nuda l’uomo la vedeva tutta. Le diedi una pacca sul sedere
    
    - Non scherzare –
    
    Le diedi un altro sculaccione, più forte
    
    - Vai –
    
    Andò al citofono, fece s**ttare la serratura del portoncino, aprì la porta di casa e attese. Intanto mi rimisi i pantaloncini.
    
    L’uomo entrò. Un po’ calvo, di altezza media, una bella pancetta, guardava il corpo di Patrizia con sguardo voglioso
    
    - Ciao, ti è piaciuto lo spettacolo? –
    
    - Eh, a chi non sarebbe piaciuto! –
    
    - La vuoi toccare?
    
    - S-si..posso? –
    
    - Cosa le vuoi toccare? –
    
    - La figa –
    
    - Fallo –
    
    - Tu, siediti e allarga le gambe –
    
    Obbedì.
    
    Ero solo un oggetto, qualcosa con cui divertirsi; ero nuda, le gambe bene aperte davanti ad uno sconosciuto che tra poco mi avrebbe palpeggiata intimamente.
    
    L’uomo venne verso di me. Si inginocchiò. Mise una mano tra le mie cosce, risalì. Con l’indice dischiuse le mie labbra, e mi penetrò. I suoi movimenti erano goffi, ma lo sentivo carico di desiderio.
    
    - E’ bagnata? – gli chiese Simone
    
    - Si … molto –
    
    - Mettile due dita dentro, e fottila come se fosse un cazzo –
    
    Mi stavo eccitando un’altra volta. Sollevai il bacino verso lo sconosciuto. ...
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