1. Il Consulente – Il nuovo Studio


    Data: 18/05/2024, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Pablo_Ruinez, Fonte: RaccontiMilu

    ... fregare di meno e fottere di più. Oh, sto scolando dalla fica, che sborrata!Alessandra mise le mani, raccolse quello che usciva e cominciò a leccarsi le dita mettendole tutte in bocca. Loredana fece lo stesso. Erano insaziabili e avevo portato alla luce la loro troiaggine. Erano le 7, il pomeriggio era finito e tornare a casa era urgente per tutti. Fortuna volle che nessun altro ci avesse disturbato. Più le guardavo e più mi tornava duro. Non avrebbero smesso.
    
    Dovevo pisciare e tutti avevamo bisogno di una doccia. Aprii il culo di Loredana, glielo misi dentro dopo un pompino di Alessandra e le feci un clistere mentre Alessandra la sgrillettava. Quando finii, Alessandra ripulì tutto e piantò la mano nel culo di sua sorella.– Cammina in bagno e sbrigati!Loredana goffamente andò verso il bagno, si sedette ed evacuò mentre Alessandra si faceva fare un ditalino dalla sorella. Ci mettemmo nella doccia, grande abbastanza per andare da parete a parete e ci lavammo. Io continuai ancora a lavarmi.– Chiamiamo Paola? – propose Loredana – non posso andare in giro con questo cespuglio tagliato male e prenota per una epilazione laser.– Ci vengo anche io! – disse Alessandra – Voglio tenerla bella pulita– Ora pulite tutto, e subito! Scopa e ramazza e tutto a pulire!Alessandra andò verso il ripostiglio a prendere l’occorrente e si diede da fare, nuda. Loredana era ferma e non si mosse.– Tu non vuoi fare niente? – chiesi– Non lavoro qui –– Bene, e dove?– In ospedale, al Reparto di ...
    ... Chirurgia…– Ok, oggi ti è piaciuto qui, vero?– Sì, tanto, Pablo– Vuoi rifarlo?– Sì– Non si lascia sporco dopo che hai giocato. Te lo diceva sempre la mamma.– Sì– Aiuta Alessandra allora.Tutta la stanza e il divano tornarono puliti, anche il bagno, sebbene non lo avessimo sporcato tanto. Erano visibilmente stanche anche se si scambiavano sguardi di eccitazione. C’era del tempo da recuperare, e non solo quello.
    
    L’aria profumava di pulito e tra poco il condizionatore si sarebbe spento da solo. Alessandra mise su la gonna e la maglia del mattino senza nessun intimo sotto. Loredana reinfilò i leggins e la maglietta, su cui erano rimasti i segni e gli aloni. Ci baciammo a tre e le buttai fuori o avremmo continuato.
    
    Chiudemmo lo studio e accompagnai Alessandra all’auto, parcheggiata in una stradina secondaria. Loredana ci seguiva. Aprii lo sportello, Alessandra si sedette, allargò le gambe e le misi la mano come la sera precedente, che tornò umida. Fu allora che mi sorprese: mi abbassò la cerniera dei pantaloni e lo prese in bocca, lo tenne un po’ e poi lo rimise dentro e richiuse la cerniera.Loredana si avvicinò: le misi le dita in bocca e leccò tutto. Poi si affacciò nel finestrino e baciò in bocca Alessandra.Chi se ne frega se ci hanno visto.– A domani – e Alessandra andò via.
    
    Loredana non fu da meno: entrò in auto, tirò giù i leggins e si fece accarezzare. Era un lago. Anche lei me lo tirò fuori, si soffermò a lungo a succhiare fino a farlo diventare duro. Aveva votato la sua ...