Il Consulente – Il nuovo Studio
Data: 18/05/2024,
Categorie:
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: Pablo_Ruinez, Fonte: RaccontiMilu
... poco. Le cominciava a piacere, aveva il collo e il petto rosso e il suo slip era bello grosso, si vedeva che era umido. “Quasi quasi a Vincenzo gli faccio la sorpresa, stasera!” e poi:” Povero a Bruno, che gli vuoi combinare?!” Le ho detto che volevo farlo godere e svuotarlo di tutta la crema delle palle, visto che era tanto che non si scopava, con i bambini piccoli poi. Così Loredana mi ha messo dentro il perizoma colorato, lasciandone un poco fuori, mi ha fatto la foto con il cellulare per farmi vedere l’effetto, ed è andata via mentre mi truccavo. Poi ho chiamato la mamma per dire di far dormire da lei i bambini che io e Bruno uscivamo, ho messo il reggiseno colorato coordinato, un tubino nero con gli spacchetti laterali e chiamato Bruno per dire di tornare e portarmi fuori a cena”.
“Però, quando vuole qualcosa sa come chiederlo! E Bruno non si opporrà sicuramente! Ma come sono vegognose queste ragazze!”.
Alessandra era appoggiata sullo schienale con una gamba in bilico sul poggiabracci del divano e l’altra poggiata ad angolo per terra. Raccontava con lo sguardo illanguidito mentre leccava le dita sporche di umori. Le dissi di togliere la maglietta, rimase con il solo reggiseno, le gambe brune per l’abbronzatura. Docile, romantica e persa, terribilmente persa.
Il campanello suonò. Non risposi, era giornata di chiusura al pubblico. Andai a vedere dietro la tenda in strada: una bruna tettona era dietro il cancello, con i leggins e una maglietta verde.– Aspettavi ...
... qualcuno?– Cavolo, sì! Mia sorella Loredana. Toglimi di qua!– Non se ne parla. E’ appena cominciata la tua punizione. E non so quanto dura.Silenzio. Le tolsi il cappuccio e vidi il trucco sbavato. Ero ancora nudo, per cui le feci leccare il cazzo giusto due secondi prima di infilare i pantaloni. Risposi al citofono e aprii il cancello.– Dov’è quella scema di mia sorella?La tettona entrò come una pazza, incazzata nera.– Doveva essere pronta e ancora non si è vista.– Buongiorno – dissi cortesemente– Ehsì, buongiorno! Ho fatto la notte e questa non si trova.– Al momento è impegnata!Non si sentivano rumori e la situazione era imbarazzante per tutti.– Beh allora? Dove sta?– Mi scusi, non ci conosciamo. Io Pablo, lei..?– Loredana, la sorella di Alessandra. Ma dov’è?– In questo momento impegnata. La invito ad abbassare il tono, comprendo la sua stanchezza.Loredana aveva tette grosse, almeno una quarta ed era alta quanto la sorella. Era di modi buschi e spicci, chiara deformazione professionale da infermiera. Sotto i legging non sembrava portasse nulla e sotto la maglietta si intravedeva che non aveva il reggiseno. Io non portavo boxer sotto i pantaloni e di là avevo una troia a pecorina legata al divano con i buchi occupati. Mi venne duro. Ricordai ancheLoredana mi squadrò.– Attenda, vedo cosa posso fare. Si accomodi nella sala riunioni. Posso portarle qualcosa?– No grazie. Devo sbrigarmi.Tornai nella mia stanza. Aprii la cerniera e glielo cacciai in bocca. Cominciò a succhiare mentre ...