1. Il Consulente – Il nuovo Studio


    Data: 18/05/2024, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Pablo_Ruinez, Fonte: RaccontiMilu

    ... godevo il quadro “Natura con Rugiada”. Dolcemente dissi: – E’ la storia, non chi la racconta. Stai esagerando. – Sono eccitata e non godo da ieri. Scopami, scopami, scopami, fammi male ma scopami. – Deciderò alla fine. Aspetto. Silenzio. Poi la sua voce divenne esile, quasi un sussurro. Tirai fuoi i capezzoli dal reggiseno e le riapplicai le mollettine. Gemette, persa. – Che mi staaai faceendoou!? – Voglio solo che racconti. Per ora mi hai fatto perdere tempo. Datti una mossa. Come ti ho detto non c’è una punizione così dura per te. O godi o ti punisco a te piace comunque. Adesso starai così finché non finisci il racconto. – Bene, ahia! Queste manette di plastica fanno male. – Avevo questo e questo uso. – Ho aspettato Bruno sulla porta, dal garage alla cucina. Aveva le borse della spesa, appena è entrato l’ho bloccato, gli ho aperto la cerniera dei pantaloni e ho cominciato a succhiarlo e segarlo, inginocchiata davanti a lui. Lui era sopreso. Mi è venuto in faccia quasi subito e sul vestito, gli ho urlato che non sapeva tenere la cremina nei coglioni e che si meritava una punizione. Ho ricominciato a leccare le palle e tutta l’asta e poi giù, tra palle e buco del culo. Mi stavo eccitando da morire, volevo che fossi lì a guardarmi…e lui intanto si rilassava mentre pensavo a cosa fargli.
    
    “Ma anche no!”, pensavo ad averceli tutti e due davanti mentre fanno sesso. No no, con piacere rinviamo ad altro momento.
    
    – Bruno era ancora con le borse della spesa in mano. Era incapace ...
    ... di muoversi. Provava a balbettare ma gemeva. Lo aveva duro anche dopo la schizzata, rosso come mai glielo avevo visto, con le vene in evidenza. “Che c’è, Bruno? Sono abbastanza troia? Sono zoccola? Stasera ti voglio svuotare i coglioni, e mi devi far godere! Sto morendo dalla voglia da ieri!” – Bruno ha visto il terrore: era spaventato, temeva chissà che! Io ero pronta, mi sarei affidata al mio istinto di femmina in calore e poi avremmo visto che fare. Ha fatto cadere le buste. Cetrioli e zucchine e peperoni per terra. Mi sono sollevata, sono passata alle sue spalle senza staccare la mano dal suo cazzo e gli ho detto: “Raccogli tutto e deposita sul tavolo!”. Era impedito nei movimenti dai pantaloni e dalle scarpe e gliele ho fatte togliere insieme agli slip. Poi l’ho spogliato della camicia e l’ho baciato in bocca mentre continuavo la sega. Troppo aggressiva? Forse. Sentivo la testa esplodermi e volevo essere scopata forte subito, non ragionavo, il tubino mi andava stretto e avevo i capezzoli durissimi, strusciavano sul tessuto del reggiseno e mi facevano male. Bruno si è piegato e io l’ho spinto sul pavimento, a quattro zampe, con il cazzo duro che gli penzolava tra le gambe.
    
    Mi sono tolto i jeans. Avevo il cazzo duro. Ruotai il divano in modo che il suo viso non fosse contro il muro. Non poteva girarsi e non avrebbe saputo dove guardare: la bendai con un cappuccetto. Nella ciotola si vedeva qualche goccia cadere come condimento su foglie di insalata.
    
    – Gli ho leccato ...
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