"prove tecniche di "trasgressione" 4
Data: 14/05/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... due dita.
Allungai il viso verso di lui e gli offrii la mia bocca per un bacio carnale, pieno di lussuria.
Non avevo nessun altro nella mia mente se non Tullio e il suo cazzo: ora il mio desiderio era quello di farlo godere.
E fu proprio lui che mi stava spogliando: aprì in un solo colpo la cerniera del vestito e abbassandolo sul ventre mi tirò fuori le tette dal reggiseno.
Si staccò dalla mia bocca e prima l'uno poi l'altro cominciò a succhiare e poi a mordere i miei capezzoli che erano diventati di marmo.
Pure io stavo scivolando languidamente sul sediolino e lui, tirando su il tubino dal basso, mise a nudo culo e figa.
Cominciò a lavorarmi prima l'ano con un dito e poi la vagina con tutta la mano aperta.
Voleva portarmi al massimo del piacere e ci stava riuscendo. Notai solo allora mio marito che si era messo in ginocchio sul suo sediolino e aveva acceso la luce di rispetto per meglio vedere quello che stava succedendo.
Era rosso paonazzo per l'eccitazione: per un attimo ebbi paura che gli potesse venire un accidente, ma lui mi rassicurò e mi fece segno di continuare.
Ormai quel palo di carne lo tenevo ad un palmo dal viso, lo presi in mano e poggiai teneramente la bocca sulla sua già umida cappella.
La lingua saettò fuori e cominciò un lento e lungo viaggio verso i testicoli.
Duri e grinzosi, anch'essi non aspettavano altro: desideravano che la mia lingua li leccasse, la mia saliva li bagnasse, che la mia bocca li baciasse.
Lentamente ...
... ritornai verso la sommità di quel cazzo e aprii la bocca facendolo scivolare per metà in essa.
L'odore del maschio, unito al dolce sapore di quella carne, mi fece entrare in trance, non desideravo altro piacere che quello di sentirlo e vederlo esplodere.
Ero stesa di traverso sul seggiolino e lui aveva a portata di mano il mio culo, la mia figa. L'alternarsi delle sue dita da un orifizio all'altro, con sempre maggiore velocità e profondità, mi stavano spalancando la porta ad un piacere intenso e particolare che, ben presto, arrivò facendomi urlare.
La mia bocca si era staccata dal suo cazzo e, alzando la testa, vidi gli occhi stravolti di Gennaro e quelli chiusi di Tullio.
Ero in un mare di umori che colavano lungo le gambe; piacere liquido che il mio maschio del momento stava raccogliendo e se lo stava portando alla bocca. Fu in un attimo che mio marito bloccò quella mano e, in un atto di sottomissione, se la portò alla bocca e se la leccò.
Questo fece aumentare il desiderio di Tullio che mi mise la mano sul capo facendomi ritornare al pompino interrotto.
Ormai guidava lui e il suo cazzo mi stava letteralmente chiavando la bocca.
Durò per altri cinque buoni minuti, poi, prossimo all'orgasmo, si stava staccando da me. Non fece in tempo e una prima lunga e grossa sorsata di caldo nettare innaffiò il mio palato per poi cospargere il resto sul mio viso e sul mio collo.
Si buttò di lato ed io, con un moto di benevolenza mi alzai e baciai in bocca il mio ...