Giorgio scopre che sono una troia
Data: 13/05/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: pirlino, Fonte: Annunci69
... esigenti.
Entrammo in camera ed io: ‘Dai spogliati, questa volta facciamo le cose con calma’.
Si spogliò lentamente, poi si stese sul letto. Tutto sommato, per l’età che aveva, era messo ancora piuttosto bene.Io mi ero tolto gli stivali, i jeans ed il maglione, rimanendo in mutande e autoreggenti.Mi misi a cavalcioni sulle sue gambe, poi presi a leccarlo, partendo dai capezzoli, che sbucavano nel folto pelo grigio.
Ancora adesso mi domando cosa avessi allora nella testa, che razza di troia perversa fossi: poco meno che diciottenne stavo leccando un vecchio peloso, un settantenne grande amico di mio nonno, praticamente uno della famiglia che mi conosceva fin da bambino, che fra un momento me l’avrebbe spinto nel culo e stavo provando piacere.
Andai avanti a leccare, dappertutto, attorno al cazzo, sulle cosce, poi gli succhiai le palle.
L’asta, che vibrava come un diapason, la lasciavo stare.Lui stava impazzendo.
‘Mai nessuno’ mi.. mi’ ha mai fa’ fatto così!’ balbettava.Quando glielo presi in bocca gemette, guaì come un cagnolino.Lo afferrai con la mano destra, stringevo la verga mentre lasciavo scorrere la cappella scoperta fra le labbra, ogni tanto una succhiata potente, che lo faceva sussultare. Poi giù, fino in gola, poi su, poi di nuovo giù, fino in gola.Mi mise una mano sulla testa, da dominatore, come piaceva a me.Passai la lingua sul prepuzio sul frenulo, tutto attorno.Smisi improvvisamente, lasciandolo lì, tremante.Sfilai le mutandine e davanti a ...
... lui mi girai con il culo dalla sua parte, poi mi abbassai sulle ginocchia, con la testa sul letto.Glielo porsi.Questa cosa mi piaceva moltissimo, questa improvvisa torsione, questa ‘offerta’ del mio posteriore ad un uso incondizionato ed illimitato mandava in visibilio i miei momentanei padroni.Le mie natiche, l’orifizio gocciolante, tutto a loro completa disposizione.C’era chi mi scopava subito, chi, invece, si divertiva, magari sculacciandomi, leccandomi, penetrandomi con le dita o con qualche oggetto che aveva con se, andava tutto bene, bastava non esagerare.Giorgio appoggiò il cazzo sul solco, allora io allargai le chiappe con le mani per mostrare l’apertura pulsante in tutto il suo fulgore.
Mi penetrò lentamente, indirizzandolo con le mani, mi usci un gridolino di piacere.
Ero carichissima, venni dopo pochi istanti, gocciolando sborra sul lenzuolo, mentre Giorgio mi scavava sbuffando come un toro.Faceva avanti e indietro con foga, senza dire nulla.
Al contrario del nostro rapido amplesso in casa del nonno, questa volta ci mise parecchio a venire.Ad un certo punto ebbe un lieve calo ed uscì fuori, allora mi voltai e mi appoggiai sulla schiena, le gambe completamente tirate indietro, il buco spalancato, questa posizione lo rinvigorì e rientrò immediatamente dentro, con facilità, ci guardavamo negli occhi mentre mi sbatteva, io mi lamentavo debolmente con la bocca socchiusa.
Me lo prese in mano ed cominciò a masturbarmi, venimmo praticamente insieme, lui si ...