1. Giorgio scopre che sono una troia


    Data: 13/05/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: pirlino, Fonte: Annunci69

    ... cercavano quelli come me, ai quali insegnavano ad obbedire.A volte, assieme anche ad altre ‘amichette’ ero cosa loro e prendevo cazzi da tutte le parti, di continuo, quando possibile indossando capi femminili che loro stessi mi procuravano. Infatti era da un po’ che ricevevo dei regali (anche soldi) per le mie prestazioni, non sempre, ma succedeva. Mi fermavano per strada, mi telefonavano, oppure si appostavano vicino casa, mi chiamavano ed io andavo con loro. Addirittura avevo degli appuntamenti fissi. Ero una puttana, anche se non ne avevo ancora la consapevolezza
    
    Il passaggio era continuo, anzi ormai i due mondi si mescolavano in continuazione. Un attimo prima stavo studiando, con un tizio che mi dava ripetizioni di matematica, subito dopo ero in qualche posto con una vestaglietta di pizzo addosso ed il suo cazzo nel culo.
    
    Quel pomeriggio Giorgio e la moglie erano venuti a pranzo, erano arrivati presto e lui aveva preso a bombardarmi con le sue battute, che si erano rivelate più pesanti del solito, diverse: ‘Ehi, fighetta’ ti prude?’ oppure: ‘Chissà, cosa combini con quella boccuccia” e via così.
    
    Comunque io avevo un appuntamento nel pomeriggio, smaniavo perché l’uomo che mi aspettava mi piaceva, era il padre di un mio compagno di scuola, mi scopava da parecchio, però era dolce e non mi trattava come una troia. Mi pagava anche.
    
    Appena potei sgattaiolai nella camera che avevo adibito a spogliatoio segreto quando ero a casa dei nonni, una sottotetto in disuso ...
    ... da molti anni, vi si accedeva attraverso una vecchia scala in legno, seminascosta da un armadio.
    
    Avevo portato con me un bel perizoma e delle autoreggenti,rubate a mia madre.Dopo averle messo avrei coperto tutto con i jeans ed il maglione per poi farlo riapparire di fronte al mio amante.
    
    Ero quasi nudo (dovrei dire nuda perché in quei momenti veniva fuori la femmina in me) ed avevo appena fatto salire le autoreggenti, avevo il cazzettino duro, mi eccitavo sempre quando sentivo il fruscio dell’intimo, quando Giorgio apparve sulla porta, lo sguardo allucinato,"Ma allora e' vero! Io l’ho sempre saputo che eri una frocetta, una troia!".
    
    Io ero rimasto senza parole, spaventatissimo.Mi aveva seguito fino lì ed ora eravamo l’uno davanti all’altro."E’ proprio vero che gli interessati sono gli ultimi a saperlo! Pensa se tuo padre o tuo nonno venissero qui ora”.Beh, mi avrebbero ucciso, pensai. Gli occhi osservavano la mia nudità."Che cavolo! Conciato così sembri proprio una ragazzina!" Esclamò.Non li chiamare, faccio tutto quello che vuoi’ implorai.
    
    "Sai ho sentito parlare di te al bar qualche giorno fa, ero seduto a leggere il giornale. Nemmeno mi si vedeva. Questi due erano lì vicino, ridacchiavano mentre conversavano sul fatto di scoparsi una ragazzina tutti e due assieme, che si sarebbero divertiti. Io pensavo fosse qualche puttanella del paese, perché parlavano di mutandine, reggiseni e cose del genere da regalare ad una certa troietta poi, invece, si sono lasciati ...
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