Giorgio scopre che sono una troia
Data: 13/05/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: pirlino, Fonte: Annunci69
... svuotai, mi diedi una sistemata e mi fiondai fuori, avevo un appuntamento, ero ancora in tempo perché anche se era sembrata un’eternità, il mio incontro ravvicinato con Giorgio era durato, in tutto, circa un quarto d’ora.
Appena dietro una curva, fuori dalla visuale della casa del nonno, notai la macchina del padre del mio compagno di scuola, mi avvicinai poi entrai velocemente. Si lamento' del mio breve ritardo.Andammo a casa sua, era separato e viveva solo. Lui entrava dal portone principale del palazzo, io da una porta laterale.Avevamo un rituale, in auto non dicevamo quasi nulla, poi salivamo in casa, io andavo in uno stanzino e mi cambiavo. Uscivo da lì trasformato, completamente (tra)vestito. Ero diventato Rosa, la fighetta ninfomane.
Minigonne inguinali, minuscoli shorts,Quello che non mancava mai erano le mutandine di pizzo, lo mandavano in estasi.Appena pronto venni fuori, mi aspettava sul divano, mi sedetti sulle ginocchia e lo baciai, toccandogli la patta.
Scopammo per tutto il pomeriggio, come ad ogni nostro incontro terminai con il culo gocciolante che non si chiudeva più e la mandibola indolenzita, tra l’altro mi disse che sembravo ‘più calda ed umida della altre volte’, forse la sveltina con Giorgio mi aveva attizzato più di quanto pensassi.
Nonostante possedesse un cazzo bello grosso, come ho già detto era dolce e delicato, cercava di non farmi male (generalmente agli altri piaceva sentirmi strillare), viste le dimensioni non sempre ci riusciva, ...
... ero piuttosto delicato e curiosamente, nonostante i continui amplessi, continuavo a provare un po’ di dolore ogni volta che mi entravano nel culo.Era trascorso un anno dalla prima volta che ero stato a casa sua, anche se, il primo pompino glielo tirai in macchina, quando ci conoscemmo. Era venuto a prendere il figlio che, curiosamente quel giorno era assente. Si era avvicinato a me per domandarmi che fine aveva fatto, quando gli dissi che non c’era mi offrì un passaggio che accettai.
Ovviamente non era lì per caso, qualcuno che mi conosceva gli aveva ‘parlato’ del compagno del figlio, puttanella dalla boccuccia calda e con il culetto senza fondo. Per lui era stata una bella scoperta perché gli piacevano quelli come me, li cercava.
Aveva cominciato subito ad alludere ed avevo capito immediatamente, era gentile e gli dissi io stesso dove imboscare la macchina. Lì lo succhiai a modo e bevvi la sua sborra, senza pormi alcun problema. Mi disse che gli avevano raccontato di me., e che voleva di più e da lì i nostri pomeriggi infuocati.
Lui non lo sapeva e non glielo dissi mai, ma con suo figlio c’eravamo inchiappettati a vicenda, o meglio lui inchiappettava me (cerebralmente passivo) molto di più di quanto facessi io, per molto tempo, quando ci incontravamo per i compiti, fin da ragazzini, ed uno come me con cui sfogare gli ormoni galoppanti era oro colato. Ora non succedeva più, avevamo preso strade diverse e lui si era dedicato alle ragazze, anche se eravamo rimasti molto ...