Giorgio scopre che sono una troia
Data: 13/05/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: pirlino, Fonte: Annunci69
Non ero ancora maggiorenne (e dimostravo ancora meno), da anni lo prendevo nel culo,e facevo dei maestosi bocchini con ingoio,molto apprezzati da vecchi porci che a me attizzavano molto. Del tutto simile ad un ragazzino sbarbatello, i miei paesani, più marpioni ed interessati, maschi di tutte le età, mi avevano inculato, e abusato del mio culetto e della mia bocca, magari mentre indossavo un minuscolo completino intimo, con il pisello coperto da un perizomino di pizzo, il filo sottile fra le chiappe lisce e rotonde, riuscivo a soddisfarli in qualsiasi modo venisse loro in mente.Molti di loro mi hanno anche pisciato sia in faccia che nel buco del culo,con mia e loro grande soddisfazione.Infatti mi piaceva molto essere pisciato dopo averli fatti sborrare.Giorgio,di cui voglio scrivere ora, frequentava la mia famiglia da sempre. Allora era un settantenne serio e distinto, ancora un bell’uomo, amico di mio nonno, che partecipava, con la moglie, alle nostre riunioni in casa sua, come se fosse un parente ed anche di più. Abitava lì vicino, nel centro.Loro due si chiamavano, tra loro, ‘vecchio’, questo fin da quando vecchi non erano affatto, forse perché la loro amicizia era veramente antica.A volte portava con se le nipotine, due ragazzine,piu' piccole di me. Io giocavo con loro assieme a mia sorella, e fin da allora Giorgio ci veniva a guardare, rammento che mi osservava in maniera strana.Faceva delle battutine sul mio aspetto, soprattutto sul fatto che ero indistinguibile ...
... dalle altre ragazzine, che ero un bel ragazzino,che avevo un bel corpicino,etc. Però c’era la particolarità che queste frasi le diceva solo a me, nell’orecchio, senza farsi ascoltare dagli altri e che sembrava provare un grande piacere nel farlo. Era il nostro piccolo segreto.Gli anni passavano e Giorgio ci veniva a trovare ogni volta che eravamo dal nonno. Nel frattempo io ero stato sverginato ed avevo iniziato la mia precoce carriera di troietta rottainculo.La casa di mio nonno era molto grande, vecchia di secoli, piena di saloni, stanze e stanzette, sottoscala, ripostigli e cantine. Era molto facile nascondersi. Si trovava a qualche chilometro dalla mia residenza, in un paese vicino a quello dove allora vivevo assieme alla mia famiglia.Andavo lì spessissimo, mi fermavo sovente a dormire, quasi ci vivevo.
Tra l’altro quello fu un periodo particolare in quei posti, dove si era creato un giro notevole di mettinculo, anche padri di famiglia amanti dei culetti come il mio, gente omertosa che si scopavano ragazzini della mia eta',e forse anche piu' giovani.Io avevo impiegato poco tempo ad entrare anche in questo sottobosco delle troiette col pisello e diventare ‘famosa’, c’erano alcuni tizi ai quali piacevo molto.
Era pazzesco, c’era il mondo di tutti i giorni, con la solita quotidianità, poi c’era quello parallelo, dove ero una femminuccia in calore,vogliosa di cazzi. Questo era diventato molto presto per me quello preminente, era la normalità, dove c’erano i dominatori che ...