1. Colatura di ostrica


    Data: 12/05/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: OstricaeVino, Fonte: Annunci69

    ... interesse con un accavallare di gambe, studiato per lasciare intravvedere l'assenza di biancheria intima.
    
    Dopo un paio di settimane (regola n. 1: mai rispondere a questo tipo di approcci troppo rapidamente) mi feci viva con Rossano.
    
    Propose di venirmi a prendere a casa, ma io, in simili frangenti, ho sempre preferito essere autonoma negli spostamenti e raggiungere la zona dell'appuntamento con la mia auto.
    
    Ci incontrammo in una zona molto centrale, uno snodo che più trafficato e caotico non potevamo scegliere.
    
    Appena parcheggiata l'auto, lo intravvidi dalla parte opposta della strada, mi mossi per attraversare e andargli incontro, mentre lui faceva altrettanto, ci incontrammo sulla linea di mezzeria: lui immediatamente con la lingua a frugare la mia bocca, percorrendo il mio corpo attraverso il sottile vestito di seta per avere conferma che, anche quella volta, non indossassi biancheria.
    
    Restammo incollati in un bacio profondo incuranti del traffico che ci sfilava veloce accanto, dei clacson e delle vociate dalle auto e dalle moto che sfrecciavano intorno a noi.
    
    "Iniziamo bene" pensai.
    
    Mi prese per mano e mi condusse a uno scooter parcheggiato poco distante, mi porse un casco sgangherato e - guardando i miei sandali di vernice nera con un sottilissimo tacco a spillo - rise, consigliandomi di restare ben attaccata a lui.
    
    Mi godetti per alcuni minuti il suo odore gradevole che mi solleticava il naso, insieme ai suoi capelli che sfuggivano disordinati al ...
    ... casco, e raggiungemmo un elegantissimo ristorante (all’interno di un grande parco), ancora deserto di clienti.
    
    Il cameriere che ci accolse in livrea - confermando coi suoi modi che Rossano era un habitué - ci fece accomodare al tavolo migliore e ci offrí immediatamente una flûte di bollicine.
    
    Ordinammo senza smettere un istante di divorarci con gli occhi, fin quando lui intimò perentorio: "devi andare in bagno!".
    
    Mi avviai ondeggiando sui tacchi verso il bagno, indecisa sul motivo di quell'ordine: voleva che ammirassi l'eleganza anche di questo ambiente, dal sontuoso lampadario di cristallo, all'enorme specchio scintillante, oppure...
    
    Non feci in tempo a entrare che lui, che mi aveva raggiunta senza che me ne accorgessi, fugò ogni mio dubbio, girandomi contro la porta che chiuse alle mie spalle, mentre con una mano mi sollevava il vestito per infilarmi dapprima le dita e, immediatamente dopo - ingrifatissimo nel sentirmi fradicia - il suo cazzo ormai durissimo incappucciato nel profilattico (ma come avrà fatto a infilarlo così rapidamente?). Io gli circondai la vita con le gambe, mentre lui affondava dentro di me sbattendomi contro la porta. Non feci in tempo ad avvisarlo dello tsunami che stava per piovergli addosso, e così allagai, con un impetuoso getto di squirto, i suoi calzoni abbassati, oltre che il pavimento.
    
    Non si scompose minimamente, si limitò a spostarmi tenendomi in braccio e senza uscire dalla mia fica avida, appoggiò il mio sedere sul lavandino ...
«1234...»