1. Verità e fantasie di un quattordicenne - 3


    Data: 11/05/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... genere. Mi preoccupa solo la reazione di tuo padre, se dovesse venire a conoscenza di quanto è successo. È mio grande amico e potrebbe pensare che sono stato io a circuirti.
    
    - Vedi Marco, mio padre è per me, meglio dire è stato, l’esempio da seguire, figlio unico l’ho avuto tutto per me. Sono stato innamorato di lui e non è che non lo sono più, ma mi sto interessando ad altri che in qualche modo gli somigliano, almeno nel fisco e nell’età, proprio per tutte le conseguenze che un suo rifiuto potrebbe avere per il nostro rapporto. Ma se appena, appena capissi che potrebbe corrispondermi, mi butterei a capo fitto.
    
    - Allora per te sarei una specie di sosia e di sostituto?
    
    - Non capisco il senso in cui lo dici, ma è un sì, se non altro, hai i requisiti che ho detto.
    
    - Fermati qui però, non farlo con altri del circolo. Alcuni di quelli li conosco bene, proprio non la pensano come gli antichi greci, ti metterebbero subito l’etichetta e la pubblicherebbero. Pensa a tuo padre.
    
    - Tranquillo Marco, sono solo voli di fantasia di un quattordicenne sempre arrapato. E se con te è andata così è perché tu mi hai provocato, e più di una volta, col gesto di toccarmi il cazzo a cui non sapevo che risposta dare.
    
    - Per me era un fare goliardico, un modo per entrare in confidenza.
    
    - Me lo ha detto pure mio padre
    
    - Come?
    
    - Sì. Un giorno, me lo avevi appena fatto e io come risposta mi ero ritratto, ma lo consideravo un gesto infantile, allora ne parlai con lui che mi ...
    ... suggerì di farlo anche a te. E l’ho fatto, tu non te lo aspettavi, non ti sei mosso, c’è stato il toccamento e tutto il resto.
    
    - Bene, è stato interessante tutto questo, ti saluto Flavio
    
    - Ciao Marco, a presto.
    
    La stessa sera Marco è al telefono.
    
    - Ciao Vittorio, hai finito con i tuoi impegni, ti sei liberato?
    
    - Sì, sto per uscire
    
    - Ci facciamo un aperitivo prima di cena?
    
    - Va bene Marco, al solito bar tra un quarto d’ora.
    
    - Ok, ci vediamo lì
    
    Poco dopo i due amici sono seduti a un tavolino e hanno fatta l’ordinazione
    
    - Come stai
    
    - Questa domanda, Marco, non la sopporto. Chiedimi cosa fai, dove sei, qualsiasi cosa ma non come stai.
    
    - Scusami
    
    - Ma no Marco, non fraintendermi. Non so tu, ma io vorrei subito iniziare a lamentarmi di tutto, ma non è giusto, perché sto bene, mi manca solo tutto quello che prima avevo senza neanche accorgermene, senza gioirne.
    
    - Ti capisco alla perfezione e il mio stato d’animo è uguale al tuo. Allora parliamo di quel gioiello di tuo figlio, dopo che sei andato via, ho trascorso un po' di tempo con lui.
    
    Vittorio, l’ho visto grande, non è più il fanciullo che avevo in mente, ma un uomo.
    
    E Vittorio, con fare compiaciuto gli risponde
    
    - Non dirlo a me, Marco, me lo sono travato davanti, grande, da un momento all’altro. È successo in bagno poche mattine fa che era rimasto a dormire. Mio figlio stava danti allo specchio, a petto nudo, in mutande e col mio pennello si insaponava il mento, chi sa poi dove l’ha ...
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