Danilo e federico - parte i: nella tana del lupo (4)
Data: 11/05/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vgvg91, Fonte: Annunci69
... rapito dal suo sguardo e dalla sua voce calda e profonda.
Danilo spostò la mano dal mio mento sulla mia spalla e, con una lieve ma decisa pressione, mi fece capire di mettermi in ginocchio. Lo guardai da quella posizione: era enorme, il suo pene ricopriva interamente la mia faccia.
«Se vuoi il mio cazzo, prendilo in bocca» mi disse. «Ma ricorda. Se farai questo, mi darai il via libera per disporre del tuo corpo come meglio mi aggrada. A te la scelta».
Fedele alle mie intenzioni, spalancai la bocca e provai a prendere quell’enorme palo di carne in bocca. Tossii violentemente.
«Non ci riesco, è troppo grosso» mi lamentai.
Un altro lampo nei suoi occhi glaciali. Mi pose una mano sulla testa e la spinse verso il suo cazzo.
«Aprila tutta, so che ce la fai».
Riprovai, mentre Danilo spingeva con la mano e con il bacino. Riuscii a prendere interamente la cappella. Sapeva di maschio e già da sola riempiva interamente il mio cavo orale.
«Brava, troietta. Sei nato per questo». Mi lasciò degustare con calma la cappella. Ero affamato: la lavoravo con la lingua mentre con le mani carezzavo le sue gambe possenti e leggermente pelose. Iniziai a sentire i suoi gemiti di piacere e rivolsi la mia attenzione ai coglioni. Erano gonfi e pelosi, sembravano pieni da un bel po’ di tempo. Li soppesai con entrambe le mani.
«Sì, non sborro da una vita. Direi che sei arrivato al momento giusto» e condusse la mia testa nuovamente sulla cappella. La annusai e la rimisi in ...
... bocca, mentre con la mano lavoravo l’asta spessa e venosa. Il mio cazzetto, nel frattempo, grondava pre-sperma. Ero davvero bagnato come una ragazzina qualunque.
Dopo qualche minuto, Danilo disse: «Credo che tu sia pronto per lo step successivo». Così dicendo, mi prese la testa con entrambe le mani e la tenne ferma, mentre spingeva a fondo con il bacino.
Il suo cazzo mi invase la bocca e urtò contro l’ugola, provocandomi dei conati violentissimi, ma Danilo non se ne curò, continuando a martellarmi la bocca.
«Sì, puttana, prendilo tutto» disse sospirando. Mi arresi davanti a quella dimostrazione di forza e, con pazienza, cominciai a sentire la cappella che si affacciava nella mia gola. Era una sensazione nuova ma estremamente soddisfacente. Mi stava letteralmente scopando la gola e cominciammo a gemere dal piacere entrambi. Ogni tanto, Danilo mi dava dei buffetti più o meno vigorosi sul viso. A volte erano veri e proprio schiaffi, ma sembravano eccitarlo più del dovuto, tanto che accelerò il ritmo della scopata orale. I miei occhi erano colmi di lacrime, mi sentivo soffocare. La mia mano percorreva il suo addome scolpito fino a giungere ai pettorali. In quel momento, ebbe un fremito violento.
«Oh dio sì, sto venendo. Ti sborro in gola, troia!» e assestò dei colpi ben precisi. Sentii fiotti caldi di sperma invadere il mio cavo orale ma erano talmente densi e violenti da fuoriuscire dalla mia bocca e cadere a terra. Altri getti scivolarono direttamente lungo l’esofago, ...