Danilo e federico - parte i: nella tana del lupo (4)
Data: 11/05/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vgvg91, Fonte: Annunci69
... liquido ambrato.
«Ok, hai la mia completa attenzione ora».
Cominciai a sudare freddo, mentre il suo sguardo glaciale si posava fisso su di me. All’istante, ricordai la sua espressione penetrante mentre possedeva senza pietà il mio corpo. Tossii e provai a parlare con estrema fatica.
«Ehm… ecco… io volevo chiederti perché…».
«Perché cosa?» mi interruppe subito lui, avvicinandosi al divano. A questa distanza, mi sembrava ancor più imponente, e mi costrinsi ad abbassare lo sguardo. Mi sentivo così insignificante.
«Perché lo hai fatto…?» risposi, a testa bassa.
«E tu sei venuto fin qui per questa cazzata?» esclamò sorpreso, alzando le sopracciglia. «Avrei potuto rispondere anche via cellulare, senza perdere ulteriore tempo».
«Volevo che me lo dicessi di persona» provai ad andare avanti. «Deve esserci una ragione, no?».
Danilo sospirò, aumentando del doppio il volume dei suoi pettorali. «Purtroppo no. Ripeto, il lavoro mi stava stressando particolarmente in quel periodo. Ero in lizza per una promozione qui a Milano, che sono riuscito ad ottenere poco fa, e avevo solo bisogno di un buco per sfogarmi un po’».
«E così vai in giro a scopare come un forsennato la gente? Non avresti potuto semplicemente masturbarti?» dissi, levando finalmente lo sguardo e sostenendo il suo.
Danilo bevve un altro sorso, noncurante delle mie parole. Alla fine accennò: «Non l’ho mai fatto con nessuno, sia chiaro. Ho solo degli istinti molto accentuati e non mi era mai ...
... capitato di stare così tanto tempo lontano dalla mia ragazza. E poi mi pareva di aver scorto qualche sguardo fugace da parte tua che ho interpretato come una palese dichiarazione di via libera».
È vero, pensai a malincuore. Deve aver notato che lo avevo guardato di sfuggita arrossendo.
«Sugli sguardi che ti ho lanciato ti do ragione, non mi era mai successo prima».
Danilo sogghignò sornione: «Evidentemente, non avevi visto nulla del genere prima. Comprensibile» e bevve un altro sorso.
«…è così» convenni, poi aggiunsi: «Un po’ pretenzioso, però, credere che avessero quel significato, non ti pare?» e arrossii di nuovo. Il pullover cominciava ad essere davvero insopportabile.
«Alzati» disse all’improvviso con un tono di voce duro, mentre posava il bicchiere sulla scrivania.
Istintivamente, mi alzai. Ci trovammo uno di fronte all’altro, ma ero costretto a tenere lo sguardo verso l’alto, mentre lui torreggiava su di me. Cominciai a sentire le gambe cedere.
«Non sei venuto qui solo per questo, vero?».
«Ecco… io… mi chiedevo come fosse possibile per me essere riuscito a prendere un cazzo del genere. Sinceramente sono ancora molto scettico».
«La prova materiale l’hai avuta, ma sì, effettivamente sono rimasto sorpreso anche io. Come ti ho già detto, è evidente che tu abbia un dono» e qualcosa di indefinibile brillò nei suoi occhi.
«Cosa provi in questo momento?» mi chiese tranquillo, ignorando il mio silenzio.
Deglutii. «A dire il vero… mi sento… estremamente ...