1. ora so anche il suo nome


    Data: 09/05/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... nell'abitacolo dell'auto aprendo dall'interno anche la portiera dal suo lato. Sale, mi sorride ancora.
    
    E' ancora più bello quando sorride mostrando i denti bianchissimi. Cribbio che gran figo! Non riesco a credere di stare vivendo davvero questo evento. Forse sogno.
    
    Magari sognassi! Se è vero ho anche paura.
    
    Sì paura! Che succederà ora? Davvero come nei filmini porno che vedo in rete me lo prenderà in bocca e me lo metterà in bocca? Davvero si farà scopare in culo e cercherà di inculare me? Sarò capace di accettare e ricambiare le sue iniziative? Perché intanto non ne prende già qualcuna di iniziative? Perché si limita a guardarmi e a sorridere?
    
    “ Sei strano!” mi dice allungando una mano sul mio ginocchio, cominciando a risalire, carezzevolmente, lungo la coscia verso l'inguine.
    
    L'ha presa l'iniziativa! Timidamente, un poco limitata ma l'ha presa! Era questo che speravo un attimo fa, eppure appena muove la mano su per la mia coscia e sento un fremito pervadere tutto il mio corpo, mentre percepisco il mio cazzo farsi duro dentro i calzoni, mi riprendono le paure, prima tra tutte quella che qualcuno possa vederci. Dico “Non sono strano io ma è questo posto che mi pare poco adatto per lasciarsi andare a certe effusioni”
    
    “...In effetti...- commenta lui arrivando a palpeggiare spudoratamente il “pacco” tra le mie cosce, dentro i miei calzoni-...tu non hai un posto dove andare?”
    
    “Io?...Assolutamente no e data l'ora diurna non mi viene in mente neanche qualche ...
    ... posto all'aperto dove poter andare ad infrattarci con la macchina.... Tu invece? Ce l'hai un posto dove portarmi?”
    
    Ho l'impressione che anche lui dia pervaso da qualche titubanza nei pochi attimi che esita a rispondermi. Poi, tutto d'un fiato, dice: “Sì, se ti accontenti, sì. Non è un granché, è solo un magazzino ma c'è anche uno stanzino con un letto, da singolo ma pur sempre un letto. Il magazzino è di mio padre, il letto per il guardiano notturno. In questo periodo la fabbrica è ferma per ferie e sicuramente non c'è nessuno a quest'ora. Il guardiano inizia il suo turno alle ventidue. Sono le sedici - dice ridendo- Pensi che ci basteranno sei ore?” e mi sorprende avvicinandosi di scatto verso me come a volermi baciare. Lo blocco con un gesto istintivo e dicendogli “Sta buono, siamo in mezzo alla piazza, possono vederci”.
    
    Stringe il mio cazzo ormai rigido da sopra i pantaloni che sta palpeggiando da un bel poco e, ricomponendosi dice “Sei ben fornito..almeno al tatto.. dai metti in moto e parti se no mi abbasso e te lo ciuccio qui”
    
    Una frase qualunque per chi legge, un messaggio liberatorio per me che a livello inconscio- me ne rendo conto solo ora- mi stavo ancora interrogando sul cosa concretamente quel tale volesse fare con me. Speravo e temevo qualsiasi cosa. Il solo conoscere la sua intenzione già mi tranquillizza. Farmelo ciucciare da un bel maschio è uno dei miei tanti desideri covati in segreto. Avvio il motore e chiedo da che parte dobbiamo andare. Lui mi ...
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