1. Roscio er froscio - 1


    Data: 01/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... Paoletto doveva risarcire questo Personaggio (evito di chiamarlo Innominato, per non fare concorrenza all’Alessandro), ma non sapeva dove sbattere la testa. Erano settimane che se ne stava nascosto nella cantina di un amico, Valerio, ma sapeva benissimo che il cerchio attorno a lui si andava chiudendo e che da un momento all’altro gli sgherri del Personaggio lo avrebbero trovato, avrebbero sfondato la porta della cantina e allora addio, povero Paoletto.
    
    Finché una mattina, preoccupato più che altro per se stesso, che gli aveva dato rifugio, l’amico si presentò e gli disse:
    
    “Paolé, qui bisogna trovare una soluzione. Io c’ho paura: ho sentito che gli uomini di quella persona ti stanno cercando casa per casa: se ti trovano qui, sono cazzi anche per me… e io tengo famiglia, lo sai, non voglio che ci vadano di mezzo mia moglie o i miei figli. E quella gente lì non scherza, lo sai.”
    
    Paoletto abbassò la testa.
    
    “Capisco… - disse – hai già fatto troppo per me. Appena notte me ne vado, non ti preoccupare, un buco per nascondermi lo trovo.”
    
    “Senti, Paolé, non devi pensare che ti sto cacciando via, ma io tengo famiglia, lo sai, e se quelli ci beccano, potremo risparmiarci le spese per il cimitero, ché di noi non troveranno più manco l’unghie dei piedi.”
    
    Paoletto lo Scopino annuì e si guardò attorno sul punto di scoppiare a piangere.
    
    “Sono stato uno stupido! – prese a dire – Cosa mi è passato per la testa di fare lo stronzo con quello? Proprio con lui?... è finita… ...
    ... stavolta è finita… Me ne vado, Valè, non voglio mettere nei guai pure a te. Aspetta solo che fa notte e me ne vado.”
    
    “Senti, Paolé, - disse allora Valerio – una possibilità ci sarebbe. Conosco uno della banda del Roscio: gli chiedo se ci puoi parlare… Se c’è uno che può tirarti fuori dai guai è lui, il Roscio.”
    
    “Roscio er Froscio?”
    
    “Eh!, lui è ammanicato bene a Roma, ti può aiutare, se vuole.”
    
    “E come lo convinco? – fece Paoletto con aria affranta – Cosa gli do in cambio?”
    
    “Paolé, alla peggio…”, fece Valerio allusivamente.
    
    “Ahò! Ma che, niente niente te sei ammattito?”
    
    “A Paolé, - sbottò Valerio spazientito – meglio farti rompere il culo dal Roscio, che spezzare le ossa da… Coso, lì! Lo sai che succede a chi gli deve soldi.”
    
    Seguì un lungo, pesante silenzio, lo Scopino sconvolto all’idea di rivolgersi al Roscio, con tutti i rischi che la sua virilità avrebbe corso, e Valerio preoccupato che l’altro potesse rifiutare, esponendolo ad ulteriori pericoli.
    
    “E va bene… parlaci…”, disse alla fine Paoletto con tono affranto.
    
    “Hai fatto la scelta giusta, Paolé. Vedrai che Roscio sistemerà tutto. Vado subito a cercare quell’amico mio.”, e gli dette una pacca sulla spalla, prima di salire le scale della cantina e uscire, richiudendo bene la porta.
    
    Seguirono ore di attesa angosciosa, durante le quali Paoletto era tornato più volte sulla sua decisione, ma sempre scontrandosi con l’assioma “meglio il culo rotto, che le ossa spezzate”; e stava cominciando ...
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