-
CARRELLATA
Data: 06/05/2024, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... Poverini. Sarebbe stato meglio che mi aveste messo al corrente. Non mi avreste costretta a spiarvi e non avreste dovuto ricorrere a sotterfugi per soddisfare le vostre perverse voglie. In caso ce ne fosse stato bisogno vi avrei io protetto da eventuali sospetti di mio figlio. Non vi condanno. Solamente vorrei che non mi teniate più all’oscuro delle vostre cose in particolare se si tratta di sesso. Mi auguro che, a partire da questa mattina, c’è posto anche per me fra voi due.’ Le sue ultime parole mi rincuorano e subito le rispondo scherzando.. ‘Benvenuta. Domani andremo in città da un artigiano e ci facciamo costruire un letto a tre piazze.’ ‘Non spendiamo soldi. Quello a due posti è meglio. Staremo stretti ma è quello che vogliamo o no? Ha ragione. ‘Quando saremo sole mi spiegherai come avresti fatto a proteggerci nel caso in cui tuo figlio ci avrebbe scoperti.’ ‘Niente di più facile. Sappi che la storia che tu stai vivendo con tuo figlio io la sto vivendo con il padre. Sono più di 20 anni che mio figlio mi sbatte. Sono la sua troia. Il vostro matrimonio fu deciso per allontanare sospetti che stavano nascendo. ‘ La rivelazione mi sconcerta. ‘Ti fai scopare da tuo figlio? mio marito è il tuo amante? Cazzo questa si che è una notizia. Hai sentito, amore, e noi a preoccuparci di non fargli sapere niente. Da oggi è tutta un’altra storia. Dai, amore di mamma, picchia forte che voglio sentire il tuo cazzo sfondarmi l’utero. Voglio gridare il ...
... mio orgasmo al mondo intero. Mettimi anche incinta e poi potrai chiavarti anche tua nonna.’ Dopo mia madre mia nonna Fu un giorno di fuoco. Incinta non la misi ma le riempii il ventre di miliardi di spermatozoi; le allagai la pancia. Il suo utero stentava a restare a galla. Il tutto sotto lo sguardo allupato di mia nonna che in attesa di ricevere la sua razione di cazzo si torturava il clitoride e si strizzava i capezzoli. Ci volle tutto il giorno per demolire mia madre. Quando, esausta e con la pancia piena della mia forza, ritenne che le bastava mi intimò di abbandonare il suo letto e di ritirarmi fra le mura della mia camera o, in alternativa, in quella di mia nonna. Fu quest’ultima a decidere. ‘è meglio che andiamo in camera tua. Tuo padre da te non verrebbe mai mentre sa che venire da me troverebbe sempre la porta aperta.’ Prima di uscire dalla camera da letto di mia madre le do un ultima guardata. è distesa a pancia sotto sul letto e mi sta guardando. Le mando un bacio. Lasciamo la stanza. ‘Nonna sei sicura che papà non ti cercherà? Mamma non credo che abbia, dopo il trattamento che le ho fatto, la forza di poter soddisfare anche le voglie di mio padre.’ ‘Se non mi troverà crederà che sono uscita. Mio bel torello conosci poco le donne. Credi veramente che tua madre non abbia più forza? credi di averla demolita? Sei un illuso. Tua madre è una mantide. Lei gli uomini, dopo averli prosciugati, li divora. Se con te non lo ha fatto è perché è ...