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CARRELLATA
Data: 06/05/2024, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... invito inutile. Mi sfila l’accappatoio; mi solleva come un fuscello e mi fa sedere sul tavolo. Tiro su le gambe ed appoggio i talloni sul bordo. Allargo le cosce. Si avvicina e si posiziona al centro delle mie cosce. Con una mano impugna il suo scettro e lo avvicina alla mia vulva. ‘Aspetta. Lo voglio vedere entrare.’ Mi aggrappo al suo collo e mi sollevo. ‘Sono pronta. Non avere fretta. Entra lentamente, fai piano. Fammelo godere.’ Tutto si svolge come voglio. Una lieve spinta e la punta del glande sparisce alla mia vista. Il suo favoloso cazzo si apre la strada avanzando nel mio ventre millimetro dopo millimetro. Le spinte sono leggere ed allo stesso tempo piene di forza. Più i suoi cm spariscono alla mia vista più il mio corpo freme rispondendo con scariche di piacere che mi invadono il cervello. Nitrisco come una giumenta ed urlo confermandogli il mio gradimento con incitazioni volgari ed oscene. ‘Bravo il mio stallone. è così che devi sempre trattarmi. Mi dovrai sbattere fino a farmi svenire dal piacere. Mi devi spaccare l’utero. Devi riempirmi il ventre con la tua forza. Devi allagarmi la pancia con il tuo sperma.’ La penetrazione ha termine. La mia caverna ha inghiottito tutta la sua lunghezza. Il suo glande solletica il mio utero. Mi sento piena. ‘è così che ti voglio. Sei dentro al nido da cui uscisti. Bravo il mio bambino. Hai vinto. A partire da oggi tu sarai il mio amante ed io sarò la tua troia. Ora fottimi e non risparmiarti. Chiavami e mettimi ...
... incinta.’ Rovista la mia figa in lungo ed in largo fin nelle sue più oscure profondità. Mena dei colpi dentro il mio ventre come fosse un martello pneumatico. Mentre io mi tengo aggrappata al suo collo con entrambe le braccia, lui allunga le mani sulle mie mammelle e con le dita artiglia i miei capezzoli. Li strizza fino a farmi gridare dal dolore, poi li torce ed infine fionda la sua testa sul mio petto e con la bocca aggancia un capezzolo e comincia a succhiare. Lo fa con foga, pur sapendo che latte non ho da dargli. La sua bocca passa dall’una all’altra zizza senza un attimo di sosta. Ne ho avuti amanti ma nessuno è stato come lo è stato mio figlio in quel giorno. Raggiunsi tre orgasmi a poca distanza l’uno dall’altro. Da allora non abbiamo più smesso. Non mi ha ingravidata e ne gli permetterò di farlo. A partire da quel giorno prendo le mie precauzioni. Mi faccio prescrivere la pillola dalla mia ginecologa. Servizio completo Dopo avermi sbattuta per due giorni e senza un attimo di sosta all’alba del terzo giorno mi fa girare . ‘Dai mamma. Mettiti alla pecorina.’ è sempre stata una posizione che ho sempre preferito più delle altre. Quando mi chiavano standomi dietro mi sembra essere a bordo di un astronave che mi porta a spasso nello spazio infinito. Mi sento realmente posseduta specialmente quando il mio partner mi circonda il torace con le braccia ed ancora le sue mani alle mie zizze e mi mena fendenti nel ventre sconquassandomi tutta. Ho già il suo cazzo ...